Alla
fine questo week end non ho fatto la Stramilano.
Ma
la Straoutlet.
Direi
più una maratona che una stracittadina, visto che è cominciata
mercoledì scorso presso uno di quei paradisi della McArthur-Glen e
finita sabato pomeriggio a Legnano tra le braccia di Stefano &
Domenico.
Dopo
aver ricevuto l'ennesima conferma che qualcosa dentro di me
dev'essersi rotto visto che non riesco più a spendere come una volta
(forse è la mia coscienza che sta prendendo il sopravvento) sono
giunta anche alla conclusione che la miglior cura quando finisce una
storia d'amore è farsi catapultare nel camerino privè di una a caso
delle boutique in via Montenapoleone a provare abiti da red carpet
sorseggiando champagne.
[In
realtà io non ho bevuto champagne perchè non bevo nulla che
assomigli al vino, ma mi piace come questo dettaglio aggiunga
prestigio all'intera esperienza.]
Io
e le altre wannabe Eva Mendez e Anna Hathaway abbiamo indossato abiti
che forse nella nostra vita non indosseremo mai (dico forse
perchè vai a sapere, Cannes è dietro l'angolo e noi siamo gente
di livello) come quelle ragazze che negli Stati Uniti passano il
pomeriggio ad indossare abiti da sposa cheap nei centri commerciali.
Solo
che i nostri abiti non erano cheap, ma di sfilata.
Mi
sono sentita Barbie Anna Dello Russo.
Alla
fine della mia personale maratona non ho ancora fatto i conti ma non
ho speso molto e anzi, mi sono pure tolta la soddisfazione di
indossare lo stesso abito di quella stronza della Miley, solo in una
tonalità che più si intona con i miei meravigliosi occhi nuovi:
A
parte il colore, la cosa più bella di questo vestito è che era una
splendida 38 mentre io indosso la presunta taglia della Monicona
Nazionale, un'orgogliosa 44!
Si
si lo so che confronto a me persino Miley sembra figa, e che per una
con un taglia come la mia scegliere un abito da red carpet può
diventare un annoso problema (nascondi le gambotte, nascondi le
braccione cosa rimane?).
Inoltre, devo dire che le mie prossime pagelle risentiranno molto di questa mia prova da red carpet: riuscire a camminare agevolmente senza calpestarsi
l'abito e finire di faccia ai piedi dei fotografi è una delle
imprese più difficili del pianeta. Eppure la soddisfazione di
volteggiare e far roteare nell'aria metri e metri di tessuto è
qualcosa che riuscirebbe a far sorridere anche la più acida della
Zitelle...
Non
contenta della mia maratona di shopping lombardo, nel pomeriggio di
domenica sono passata in palestra perchè nel provare quegli abiti in
quel camerino che era più grande del mio bagno mi sono vista le
cosce in HD e ho provato l'istinto di infilarmi un punteruolo nelle
gambe per farmi 3 buchi e far uscire tutta quella fottuta
ritenzione idrica che si è appropriata delle mie cosce senza che me
ne accorgessi.
Comincia
il periodo detox.
Anche
perchè, mi vergogno un po' a dirlo, ora che sono sempre senza
occhiali (ma anche sempre senza mascara e matita, che insieme al mio Blackberry sono le cose che mi mancano di più) mi vedo stranamente
figa.
Stranamente,
perchè ancora ricordo quel giorno di 20 anni fa quando tornando a
casa dissi: 'Mamma non vedo più la lavagna'. E a partire da due
settimane dopo entrai in un tunnel fatto di commenti stronzi come:
'oh arriva la professoressa' – 'la quattrocchi' – 'la talpa' solo
per riportare quelli delle medie.
Ho
visto la mia adolescenza filtrata da quello schermo che
rifletteva le attenzioni dei ragazzi per le altre con me sempre nella parte dell'inerme testimone.
Ho
visto le migliori e peggiori scene della mia vita protetta da
uno scudo trasparente.
Sentirmi
sempre protetta, non solo dal trucco ma anche da questo
schermo visivo, mi ha aiutata e mi ha dato sicurezza, un po' alla 'voi non
sapete come sono io'.
Ora però,
mi sento nuda a vedere ad occhio nudo.
E'
strano provare una sensazione che credevo perduta.
E'
diverso dall'indossare quei jeans che stazionavano in fondo
all'armadio dall'inizio dell'università e osservare che mi stanno
meglio adesso di allora. Perchè
mi ero dimenticata di come si guardasse il mondo senza occhiali, senza protezioni e senza barriere.
Avevo
sette anni, e il mio mondo era fatto da Bim Bum Bam e dalla danza
classica due volte a settimana. (che messa così sembro Katy Saunders
in 'Non Smettere di Sognare' ma in realtà le mie fattezze si avvicinavano di più
agli ippopotami in tutù di Fantasia).
Ora di anni ne ho 25 (io ne ho sempre 25 da quando ho fatto 25 anni la prima volta) e Bonolis conduce 'Il senso della vita' in prima serata e l'ultima volta che ho ballato in pubblico c'erano ancora le lire.
Mi
sento indifesa, esposta.
E
ne sono quasi felice, perchè da un lato mi sento come quelle che si
rifanno le tette e poi vanno in giro quasi in topless.
Come quelle che dimagriscono e poi si mettono solo abiti al limite della seconda pelle.
Come quelle che dimagriscono e poi si mettono solo abiti al limite della seconda pelle.
Come
Barbara De Rossi dopo che ha fatto 'Ballando con le Stelle'.
Nuova.
Eppure
sono uguale a prima e chi mi vede ora non nota ovviamente la
differenza.
Se
non per il fatto che ho i capelli color biondo Panicucci (troppo
chiari sto giro) e gli occhi finalmente non sono più segnati da
quelle venuzze rosse che manifestavano il mio fastidio agli agenti
esterni.
Sto
raccogliendo le foto degli Oscar (ma quante cazzo sono?) e
contemporaneamente mi sto rendendo conto che tornare con le mani
sulla tastiera non è semplice come pensavo.
Mi
sento come se mi fossi persa un sacco di cose (cosa che è
effettivamente successa per altro) e il mondo fosse andato
avanti senza di me (cosa che è effettivamente successa per
altro): sensazione a me piuttosto familiare quando torno a casa al
Paesello.
Me
ne sono andata nel lontano 2002, dapprima per l'università poco
distante e poi per Milano.
Sono
tornata per 20 giorni e non sapevo dove andare, cosa fare e con chi.
Ho
sempre sperato che il mondo si fermasse senza di me, che qualcuno
notasse la mia assenza e si cristallizzasse nell'atesa del mio ritorno, ma la
vera verità è che il mondo va avanti, anche senza i migliori.
- Sfilate di Parigi (Devo ancora vederle. Tutte. Mi correggo. Tra una pausa di scrittura e l'altra -cioè mentre lavoro- ho guardato quella di Louis Vuitton e quella di Miu Miu)
- Galliano è stato silurato da Dior (devo ancora vedere il video di lui che insulta quella coppia)
- Justin e Jessica si sono lasciati (dovremmo esserne dispiaciute?)
- Christina è stata arrestata (come sempre, lei arriva dopo Britney)
- Natalie ha vinto l'Oscar (manostadirmi)
- Muore Liz Taylor (ma era ancora viva?).
Tuttavia,
mi consola vedere che certe cose non sono cambiate ancora.
Ad
esempio che pur essendo arrivata la primavera io mi vesto ancora di
nero. Solo di tessuti più leggeri.
Te l'avevo detto che quel maledetto fiocco doveva stare davanti e non a mo' di sciarpina!
RispondiEliminaProssimo step: abiti da sposa cheap!
Come vedi le disavventure amorose si superano in un battibaleno!
bentornata! prima o poi anche a me piacerebbe abbandonare i miei fondi di bottiglia a là Filini... e grazie dei consigli quando sei passata ;-)
RispondiEliminache faiga con l'abito verde....altro che Miley....tze!!!credo che il vedersi con occhi diversi (e in meglio) sia estremamente positivo...a volte siamo troppo critiche con noi stesse senza alcun motivo!e poi la ritenzione idrica....chi non ce l'ha?!baciuuuuuuu
RispondiEliminaOh, anche da questa parte si tira un sospiro ora che si può continuare a leggerti!
RispondiEliminaOcchei allora posso tranquillamente ignorare questo dilagare di colori fluo e fiori che si vede ovunque e continuare con il mio nero-blu-beige. Grazie Zit sei sempre una conferma
RispondiEliminaMa soprattutto, l'abito l'hai ncomprato?
RispondiEliminarieccoti gioia delle mie letture on line.
RispondiEliminail mondo sarà andato anche avanti, ma senza i tuoi post sembrava che tutto fosse stato trovato in qualche tragico angolo casual. attendo commenti sulla sfilata di parigi.
ed osserva ben bene chi è seduto quasi di fronte ad anna dello russo.
bacigrandi
s.
Le fai un baffo a quella sbarbina della Miley!
RispondiEliminaMeno male Zitella, non sono l'unica a non essermi convertita al color block, ovvero al rotolamento dentro l'armadio a casaccio! Non siamo fescion, oh my gooood!!!!!!!
Buon pomeriggio
Lucia
Ahahah anch'io 25 forever...quest'anno compio 25 anni per la terza volta!
RispondiEliminaPer quanto riguarda Parigi, ti consiglio Balmain, Lanvin, Valentino, ma soprattutto McQueen!!!!
ben tornata!!!!!adoro le tue critiche e le tue punte d'acido!pane quotidiano!!!!!!!!:-))
RispondiEliminaSpero anche io di tornare al più presto a rivedere le cose a nudo.anche se ho questi occhiali da 7 anni comunque...li odio...anche se a volte sono uno stratagemma per riempire un viso inespressivo e desolato!ahhahah! comunque provare abiti super a manetta!!!
quanto mi sei mancataaa (ange)
RispondiElimina"ancora ricordo quel giorno di 20 anni fa quando tornando a casa dissi: 'Mamma non vedo più la lavagna'. E a partire da due settimane dopo entrai in un tunnel fatto di commenti stronzi come: 'oh arriva la professoressa' – 'la quattrocchi' – 'la talpa' solo per riportare quelli delle medie."
RispondiEliminaoh, ho detto la stessa frase a mia madre quando ero in terza elementare. ed ero al primo banco. una vita da quattrocchi, alleviata dalle lenti a contatto, ma ora anche io mi sono laserata e sono tornata alla vita! una sensazione quasi di rinascita! ma anche senza il quasi.