In
molte mi interrogate spesso per sapere cosa acquistare come se io
avessi qualche sorta di potere magico e possa tirare ad indovinare
cosa andrà di moda, oppure piegare le tendenze a mio piacimento, o
ancor meglio lanciare una moda ed esserne la portabandiera.
Macchè.
Macchè.
Io
non so un cazzo ma per lavoro mi tocca saperlo. E se una volta mi
mettevo a studiare i fatti del Secolo Breve per passare l'esame di
storia, ora devo passare qualche ora su style.com tutti i giorni per
non farmi trovare impreparata in una riunione in cui potrebbe
spuntare un'affermazione come 'Noi non siamo mica come Proenza
Schouler' – 'Ma hai visto che schifo quest'anno Moschino, no?' - 'Ma
l'ultima collezione di D&G ti è piaciuta?'.
Per
queste fashion week mi sono impegnata e le ho guardate T U T T E.
Du
palle.
Non
chiedetemi gnente di New York che è passata troppa acqua sotto i
ponti. Là fanno sfilare dogs&pigs e ricordarsi tutti quei nomi è
impossibile, ogni anno ne compaiono una manciata in più. Faccio
fatica a ricordarmi di gente come Wang, Thakoon, J. Crew, Jason Wu,
Proenza e Prabal che poi compaiono nomi come Billy Reid, Doo.ri,
Kelly Wearstler, Naheem Kahn e dici 'EEEEEEEEH? MA CHI CAZZO SONO?'.
Di
sfilate ne ho viste quindi TANTE. Oh se eran tante.
Aggiungici
poi che quelle che vedi in streaming (perché? Voi non le guardate in
streaming? Sì lo so, fa wannabe. E che ci frega? E poi vuoi mettere
stare seduta in ufficio e vedere chi entra in sala sfilata, il
backstage, le celebrities, le wannabe in coda per lo standing? Ad
essere lì si patirebbe solo il caldo, la sete, spazi vitali
ristretti e le classi sociali PRESS / BUYER / DIVINITA') poi le si
guarda meglio in foto, per capire i dettagli. Insomma, diventa un
vero e proprio lavoro.
Ecco
quindi perché c'ho messo un po' a trovare delle linee comuni tra
queste sfilate.
Ho
dovuto metterle a confronto tutte nella mia memoria e appuntarmi i
tratti caratteristici.
La
plastica e i tessuti plastificati effetto vinile li ho visti da Dolce
& Gabbana, da Ferragamo e da Marc Jacobs.
Il
plissè da Aquilano Rimondi e da Prada. I guanti da Erdem, il
verde/nero/oro da Gucci, il sabbia/turchese da Max mara, il ruggine
da Num.21 e le geometrie da Alberta Ferretti.
Ma
i veri trend, quelli che il prossimo anno saremo CAN'T LIVE WITHOUT
saranno approssimativamente questi secondo la vostra Zitella:
TREND
#1
Il
terrificante, spaventoso e angosciante ritorno delle PANCE
L'ultima
portatrice sana dell'ombelico è stata Britney Spears nel lontano
1999
dopo la quale credevamo che ne avremmo avuto abbastanza delle pance
piatte di Kris & Kris (le oltremodo fighe di Mtv), dei piercing
voluttuosi e degli addominali esibiti per almeno un ventennio.
Confesso
che quando è tornata la vita alta ho un po' goduto perché io e i
miei rodoli non abbiamo mai trovato una soluzione di contenimento
dentro quei fottuti jeans elasticizzati.
Il Trend delle Pance ad ogni modo sembra spaccato in due tra quello che
si è visto a New York e quello che abbiamo fatto sfilare noi
europei. Se a Manhattan sembrano essere tornati di botta gli anni
'90, da noi pare che non si voglia andare mai oltre il ventennio
50-60. Toglieteci tutto ma NON le gonne a ruota o le gonne a tubo.
A
Milano si vedevano modelle avviluppate in gonne nelle quali era
difficile se non impossibile camminare, mentre a New York le modelle
si trascinavano sciallatissime come se fossero tutte appena uscite da
un video di Kurt Cobain.
Apprezzate
l'immenso sbattimento al quale mi sono sottoposta preparandovi TUTTE
QUESTE IMMAGINI SU PAINT.
Aquilano Rimondi
Dolce & Gabbana
Emilio Pucci
Prada
Preen
Donna Karan, Giulietta, Herve Leger
Rebecca Minkoff, Theyskens Theory
TREND
#2
Primavera
Estate 2012: i fiori. Avanguardia pura.
Lo
so, è una delle battute più consumate della cinematografia
MONDIALE, almeno tra le persone che frequento.
Ma
il genio di Miranda Priestley ha riassunto in una frecciata acida il
problema che assilla le menti di tutte le Miuccie, i Stefano, i
Domenico, le Frida del mondo. Cosa cazzo ti inventi quando è stato
fatto già tutto?
E'
primavera, daje de fiori.
E'
inverno, daje de pelliccia.
A
onor del vero non si son visti così tanti fiori come ci si
aspetterebbe (graziaddio), ma forse solo perchè l'onda del color
blocking non si è ancora esaurita (ma noi esaurite dal color
blocking lo siamo già da un pezzo).
Allora
i fiori diventano applicazioni pesanti, pugni negli occhi, swarovski,
pizzo o stampe che solo giullari come la Dello Russo potrebbero
indossare.
Bally
Dolce & Gabbana
Marni
Prada
TREND
#3
Occhio
alla spesa
C'è
chi ci ha marciato per quasi 70 uscite sul trend della verdura e,
incredibilmente, pure con un certo stile.
Dolce
& Gabbana quest'anno sono riusciti a essere Dolce &
Gabbana con sole stampe di ortaggi e non sembrare trash.
Sicuramente
la Dello Russo non vede l'ora di mettersi una cipolla in testa e una
sulla gonna (bisognerebbe fare come Abercrombie & Fitch che
pagano quelli di Jersey Shore per non indossare il loro marchio) ma
per il bene del marchio spero caldamente che non lo faccia.
Da
Moschino devono aver giurato a Dio in persona che cercheranno di fare
sempre gli ironici simpaticoni. Peccato che spesso oltre a far
sorridere le modelle non fanno altro.
La
scenografia prevedeva cassette su cassette di frutta sulle quali gli
invitati si sono avventati come se non ci fosse un domani.
Sfido
la più irriducibile delle blogger a indossare con orgoglio il
soprabito con i bottini a carota.
TREND
#4
Un
foulard ci salverà
Un'intera
collezione, oltre 60 uscite, tutte a tema foulard. Voi penserete: 'Du
palle'.
E
invece NO.
Poteva
essere tacky, potevano sembrare dei wannabe Versace, dei wannabe
Hermès.
Invece
no, Stefano e Domenico per l'ultima sfilata (ultima-ultima,
non ce ne saranno mai più altre, sniff) di D&G hanno
fatto Il Miracolo. 62 splendide uscite: c'è il mini, il maxi e il
midi dress. La camicia bianca, il costume e i pantaloni.
Voglio
tutto.
Anche
da Ferragamo c'hanno provato ma Il Miracolo non si è compiuto. Un
po' Hawaii, un po' Malibu. D'altra parte non credo di essere proprio
nel target del brand per poterlo apprezzare del tutto.
Raf
Simons ha fatto grandi cose, sopratutto alla scorsa Primavera/Estate.
Il color blocking? Roba sua.
I
punti di forza della sua collezione sono gli abiti bianchi (hanno
aperto e chiuso la sfilata) che sono di una sconvolgente semplicità
(chemisier e bustier), sulle stampe questa volta Raf ha un po'
toppato ma come per ogni stagione tutto quello che inizialmente vedi
e ti disgusta poi diventerà parte imprescindibile del tuo armadio
dopo sei mesi.
TREND
#5
Il
Grande Trend del Grande Gatsby
A
Hollywood girano il remake del Grande Gatsby (con Leonardo -Gnam
Gnam- Di Caprio) e i nostri stilisti s'ammazzano per riuscire ad
ottenerne i costumi.
Ci
hanno provato in tanti a interpretare gli anni '20 facendo lo slalom
tra All That Jazz e Betty Boop, ma l'opera è riuscita mirabilmente
solo a Frida Giannini. La semplicità non è di certo il suo forte ma
quella manciata di abiti in chiusura di sfilata sono stati notevoli. Mi chiedo però, essendo tutti lunghezza cocktail, quando
mai potremmo vederli indossati da una delle nostre sciacquette
hollywoodiane. Troppi lustrini per un cocktail, troppo corti il gala.
Cosa sento là in fondo? Un coro de 'e sti cazzi'?
Emporio
Armani ha sfidato la noia che lo contraddistingue con una collezione
meno narcolettica del solito (si è rifatto alla grande con la prima
linea). Non lo so, devono essere quei cappellini che m'hanno tenuta
sveglia.
Apprezzo
quindi lo sforzo del Giorgio, però adesso promettici che quel
tessuto lì, proprio quello lì cangiante che hai messo su Lady Gaga, che hai comprato a peso e ormai consumato nella linea couture
e ora ci propini anche sulla seconda... ecco, METTILO VIA.
Roberto
Cavalli? Meno Cavalli più Pucci.
Tranne
la parte animalier (potevamo mai rinunciarci? E' come la noia per
Armani, un ingrediente imprescindibile della collezione) ho visto dei
tailleur bianchi che avrebbero potuto sfilare per Dundas.
La trippa de fori? Eh no-no-no, io dal 1999 ho messo su un salvagente, boicottiamolo!*_*
RispondiEliminaLa pancia di fuori non si può vedere, nemmeno alle sogliole come me, è trash e basta! I fiori...avanguardia pura, in effetti, ma a me piacciono sempre. Gli anni '20....adoro!!
RispondiEliminaTi faccio i miei complimenti perché è il primo articolo sulle sfilate che riesco a leggere fino in fondo senza saltare righe e soprattutto aggettivi utilizzati a caso senza saperne il significato!! ;)
RispondiEliminaComplimenti per il post diretto e originale!!
www.simpleflair.it
ironica e sintetica. il meglio che si possa chiedere. sei pronta dunque per parigi.
RispondiEliminas.
Anche a me D&G con tutti quei foulard m'è piaciuto veramente tanto, Zit.
RispondiEliminaqualcuno mi piace persino, ma ortaggi e pancia di fuori no. Soprattutto il secondo, perche' se per gli ortaggi non e' detto che prenda, sai quanta gente che gia' adesso va in leggins e non si potrebbe permettere neanche di pensarlo ci mostrera' la pancia? nooooooooooooooo!
RispondiEliminaIo ovviamente mi rifiuto, vita alta rulez anche per me XD
la pancia fuori per me è NO.
RispondiEliminanon vado più al Liceo, porca miseria.
fantastica, davvero.
RispondiEliminafigurati che io sono allergica alle gonne al ginocchio, dopo queste fw vorrei morire!!!!
non avendo letto ancora tutto il tuo blog, puoi svelarmi che lavoro fai?
The Shabby Labels
Lo sai, no, che cosa devo dire?
RispondiEliminaCosì dev'essere.
Non ti sommergo di "amazing" per questo post solo perché voglio far finta, per un attimo, di poter pensare che dovrebbe essere scontato scrivere così di moda, che tutto il resto sono solo merdate scritte da sfigate che in vita loro hanno letto solo il sussidiario delle elementari.
Grazie amiche, speravo proprio che questo post vi piacesse! (se non altro per lo sbattimento su Paint!!!!)
RispondiElimina<3
La pancia di fuori è un incubo. Non tanto il mio perchè col cavolo che ce la metto la trippa di fuori!
RispondiEliminaQuesta fw mi aveva oltremodo tediato.
RispondiEliminaTu le hai dato un senso.
E comunque... pancia fuori? ma stiamo scherzando??
bravissima, precisa ed essenziale!
RispondiEliminano no no pancia fuori no!
:-) Lara
ma quindi vuoi dirci che la Gwynny (in un tuo post precedente) con un pezzo di stomaco di fuori era so trend so fescion???
RispondiEliminaFiori e frutta a primavera???non ci credo che non si possa inventare più nulla di nuovo,èh no.
Love u Zit!
Biri
Nuuuoooooo!!! La pancia di fuori no!!!! Ero rimasta a Daisy Duke, no a Brenda Walsh, va!! E la cosa tragica è che pur di seguire la moda si corre il rischio di vedere pure Moira Orfei così indegnamente abbigliata.
RispondiEliminaD&G mi sono piaciuti un tot.
Questo è un post molto professionale con un tocco di Zitella. Godibilissimo!
RispondiEliminaincredibili i foulard D&G...sono belli. Pazzesco.
RispondiEliminaLa pancia di fuori, come già detto, mi fa venire voglia di morire.
Addirittura Paint, Zitella? Hai proprio esagerato stavolta :-)
RispondiEliminaAnch'io me le sono sparata tutte. Tutti gli streaming, tutto. Io piango per la mancanza del mio amato e adorato Christophe Decarnin - senza di lui, Balmain non é piú lo stesso!
RispondiEliminaHo adorato: Gucci (eh sí io che adoro Gucci! pensa te), Dsquared2 (vista dal vivo la sfilata era veramente uno spettacolo, anche da wannabe in coda per lo standing sono riuscita a sedermi!), Lanvin e Twenty8Twelve!
Sono delusa da Pucci. La pancia proprio no!!!
Aspetto impazientemente Stella McCartney.
Zitella,
RispondiElimina1: apprezzo la citazione "Fiori: avanguardia pura"
2: emporio armani non mi piace quasi mai, e in boutique ancora meno...ma ti giuro che in uno di questi ci andrei all'altare (cappellino incluso!)..your feedback is most welcome.
3: devo segnalarti una cosetta solo per te (si lo so, c'è anche la moglie ...ma...vabbè lo sapevi già
http://www.kataweb.it/tvzap/foto/bravo-ragazzo-si%E2%80%A6-bigotto-mai-le-confessioni-di-luca-argentero/?ref=HRESS-13 )
enjoy
m
A parte la moglie (che come sempre affianco a LUI stona) mi sono scaravoltata a leggere che lui farà le Iene????
RispondiEliminaAdoro <3
Per il matrimonio non è male uno di quegli abiti, ma sono CORTI. Ti vuoi sposare in corto?
Qui avevo scritto qualcosa in merito
http://www.matiseivista.com/2010/07/arriva-quando-meno-te-lo-aspetti.html
I due modelli di Rimondi sarebbero perfetti per farsi visitare: -"Signora, via la camicetta e dica 33!"- E lei:-"già fatto, dottore"-.
RispondiEliminaIl primo modello di Preen, invece, pare una delle tutine di "Star treck", lo vedrei bene addosso al capitano Kirk, con la panza coperta, ovviamente.
E quel coso di Moschino, sì, il primo, ma cos'è? Sembra un enorme fragolone! Per la serie "non si smentisce mai".
I fiorelloni noooo, fanno tanto "poltrona del salotto".
Lucilla
Dopo aver visto il vestito da "lei" indossato al Roma Fiction Festival, propongo un trend: il maglione di lana. A trecce. Bianco. Infeltrito.
RispondiEliminaCosa? Chi? Dove? FOTO?
RispondiElimina[Ho bisogno di una redazione, non ce la faccio mica a coprire tutti tutti gli eventi..!]
Zitella!!! Ma Lady "gossipstuart"!
RispondiEliminaHai scritto pance e io cercavo una spiegazione possibile in un errore di battitura: avrà scritto pence, o pince... ci stava, in fondo.
RispondiEliminaLo avrei preferito :P
Ciao Zitella! Sei grande!!!
RispondiEliminaLa pancia?
RispondiEliminaECCHECAZZO!
Vabbè.. ci metto davanti il foulard così non si deve la ciccia!
Farnocchia
ti chiedevi quale fashion blogger avrebbe messo il soprabito di Moschino con i bottoni "simpatici"?
RispondiEliminaDomanda retorica, ahimè...
http://www.theblondesalad.com/2012/05/in-paris-again.html
(sì, non bisognerebbe commentare post vecchi, ma appena ho visto la foto non potevo non dirtelo!)