Oggi
voglio ignorare le nuove foto di Kate Middleton con un abito da sera
scintillante.
Non
mi va di parlare nemmeno del mio nuovo colore di capelli.
Nemmeno
del fatto che Facebook, dietro la segnalazione di qualcuno o sulla
base soltanto di qualche strano cavillo del proprio regolamento, mi
abbia disattivato il profilo della Zitella.
Oggi
io prendo la mia cazzo di valigetta rossa e mi rifaccio altre 4 ore
di treno per tornare a casa e dire la mia.
E'
arrivata l'ora, per tutti, di dire la nostra. Dite quello che vi
pare, ma ditelo porco giuda.
Ho
ancora qualche vago ricordo degli anni passati a studiare diritto
alle superiori (ragioneria, che bella scuola) e all'università
(perché sì, c'ho messo 3 anni a preparare diritto pubblico) e mi
ricordo perfettamente che la Costituzione Italiana è un esaustivo
elenco di diritti e il diritto di voto è l'unico dovere/diritto dei
cittadini italiani.
Il
diritto di voto -sopratutto noi donne- ce lo siamo sudato, con
le lotte e con le manifestazioni e pure con qualche morto. Ma vi
rendete conto che noi donne possiamo votare solo da 1946? L'Italia ci
ha concesso il diritto di voto, giusto per darvi un'idea, dopo la
Russia, dopo la Turchia, dopo l'Equador!
Si
dovrebbe andare a votare tutti i santi giorni che dio manda su questa
terra solo per recuperare il tempo perso!
E'
un dovere perché semplicemente saremmo stupidi, saremmo senza
cervello questa volta sul serio, a non dire la nostra su degli
argomenti che ci riguardano così da vicino (e onestamente anche su
quelli che ci riguardano da lontano, come la fecondazione assistita,
referendum che non ha raggiunto il quorum -come tutti quelli proposti
dal 1997- che me sta ancora QUA). Quello che decide di fare lo Stato è cosa roba nostra, siamo noi che facciamo lo Stato!