Ci
siamo.
Siamo
agli Oscar.
Sono
mesi che ci prepariamo. La Awards Season. Ci sono stati i SAG, i
Globes, i Grammys e perfino i Brit Awards. Ma no, niente è più
importante degli Oscar.
Bhè,
forse per chi lavora nella moda l'unico evento comparabile è
l'opening del Met a maggio ma non stiamo qui a puntualizzare.
Dicevamo, gli Oscar.
Ho
voluto vedere la replica per i poracci proposta ieri sera da Cielo
perché ci tenevo particolarmente a gustarmi ancora e ancora
quell'aria di ufficialità tutta americana, ché solo loro sanno fare
così bene gli eventi. Perché quando una come Natalie Portman legge il
gobbo non sembra incantata da un'apparizione mariana in galleria.
Dove ci sono attori VERY che fanno battute VERY. Come quella di Colin alla Meryl. Dove presentano i nominati uno alla
volta con tanto di clip introduttiva. Dove la regia è così sul
pezzo che mentre la Streep parla a sorpresa di quanto ama il marito,
stacca su quella povera crista della Sandra Bullock, commossa e in
lacrime al pensiero delle corna scoperte pochi giorni dopo aver
ritirato il suo di Oscar.
Ho
visto la replica per vedere Meryl riconoscere di essere stata la
favorita per la vittoria e fregarsene con un memorabile “you know but... whatever” come nemmeno Miranda Priestley avrebbe
mai osato dire.
Ho
visto la replica per sentire la voce di Dujardin, per vedere a colori quella bocca
muoversi, per osservare quelle labbra meravigliose venute al cinema
solo ed esclusivamente per limonare. E infine ho visto la replica per
guardare i vestiti muoversi e le attrici parlare. Perché dire che
Angelina Jolie sembra magra guardando le foto è riduttivo, bisogna guardarla mentre si muove e interrogarsi su come faccia a
reggersi ancora in piedi.
Partiamo
con le mie pagelle di stile, quelle vere, quelle originali, quelle
che IO CI METTO ALMENO UN GIORNO A FARLE e non ve le pubblico alla
mattina seguente, quelle che hanno i crediti dei designer sempre
corretti e le foto sempre -almeno un po'- sminchiate perché io sono
io e non so usare Photoshop. [E anche io, come la Ferragni,
comincio a vantare numerosi tentativi di imitazione].