Sai
ma che dovessi andare agli Oscar uno sguardo alla couture è meglio
sempre darlo.
Non
credo alle coincidenze quindi ci dev'esser stato un momento nella
storia in cui tutti i couturier di Parigi si sono organizzati un mese
prima della più importante premiazione cinematografica e hanno
detto: mettiamoci in vetrina.
E
hanno fatto bene visto che a venti giorni dagli Oscar il gioco più
divertente da fare, oltre al toto-Oscar, è il toto-abito.
Bando
agli indugi, sono settimane che raccolgo foto e cincischio su Picasa
per scegliere quali foto inserire nel mio Speciale Sfilate Couture trovandomi
straziata nello scegliere solo un paio di colori tra i sette
magistralmente presentati da Elie Saab.
ARMANI
PRIVE'
Partiamo
da una grandissima sorpresa: Big Giorgione Nazionale.
Giorgio
Armani per noi italiani è come Pippo Baudo. E' The Storia anche se
molto più spesso è The Noia.
Invece
stavolta, complice il fatto che sono in pieno trip da GIALLO (tipo
che mi attacco le foto di look a base di *giallo* sull'anta
dell'armadio), mi ha conquistata. Certo, è sempre il Giorgione fatto
di giacche strutturate, tessuti cangianti e parabole come dettaglio.
Ma finalmente quello che vedo è qualcosa di giovane, di cool e non è
la solita noia di blu, bianco e argento e a tema... 'Paesaggio
lunare'.
Supremi
colori acidi giallo e verde lime, abbinati a più discreti neri
antracite e verde bottiglia. Voglio ogni cosa, sopratutto il
mai-più-senza soprabito con le frange.
CHANEL
Kaiser
Karl è passato dall'ambientazione a tema “acqua” di settembre a
quella a tema “aria” della couture, con un sottile omaggio a Pan
Am che evidentemente ha appena scoperto anche lui.
La
palette di colori si scurisce mano a mano che si va verso la sera e
si tinge di macro pailettes e cristalli swarovski (addirittura sui
collant?). I segni distintivi di Coco e di Karl ci sono sempre: i
fiocchi, l'aria bon ton, il colletto a contrasto, la CRESTA...
Avrei
preferito una tavolozza più aperta verso l'estate, per quanto i blu
scesi in passerella diano l'idea della profondità del mare, vedo un
classicismo di forme (ancora degli elementi anni '20) e di colori che
non mi stupisce e io, da Karl, voglio sempre essere stupita.
DIOR
E
parlando di classicismo non si può evitare di prendere in esame la
boriosissima sfilata di Dior che, orfana di Galliano, fallisce
miseramente per un'altra stagione il Colpo di Scena. Certo, questi
non sono tempi per andare in passerella con un'intera sfilata a tema
'circo', ma in questa collezione vedo che non è stato fatto nessuno
sforzo per portare in vetrina un po' di novità. Capisco che
spulciare gli archivi sia garanzia di (quasi) successo (ne sa
qualcosa Gucci), ma rispolverare il new look di Christian Dior insieme agli abiti da diva anni '50 mi pare eccessivamente
old school. Una collezione che sa di vecchio.
Ultima postilla: spero che in tempi di crisi come questi nessuno osi
presentarsi agli Oscar con un abito che urla OPULENZA da ogni strato
di tulle.
ELIE
SAAB
In
rigoroso ordine alfabetico procediamo con l'Imperatore Libanese della
couture.
La
couture è quando hai davanti a te una sfilata di 44 uscite e non
riesci a deciderti quale abito scegliere per la tua principesca vita
immaginaria. Ve lo giuro, ci avevo provato a fare una selezione ma è
stato un fail miserabile: non riuscivo a rinunciare ad un colore tra
i sette proposti: pesco, rosa, beige, bianco, verde acqua, celeste e
GIALLO.
Non
sono riuscita a sceglierne UNO. Appunto, sai mai che dovessi andare
ali Oscar domani (e perdessi 10 kg nella notte), che mi metto? It's a
fucking hard choice.
Finalmente
una collezione, forse l'unica tra quelle viste a Parigi, che sa di
primavera. Certo, lo sappiamo tutte che parlare di primavera e
portare in passerella fiori e colori pastello è avanguardia pura,
ma prima di aspettarvi di vedere il coniglio nel cilindro date un
occhio all'allegra collezione di Givenchy.
Gli
stilisti devono ricominciare a tararsi con le stagioni non tanto per
la consistenza degli abiti quanto per la necessità che abbiamo noi
donne di vestirci in relazione al tempo e all'umore. Insomma, può
capitare a tutte prima o poi di dover scegliere un abito couture. O,
se non altro, io me lo auguro.
GIVENCHY
Se
l'anno scorso la couture di Riccardo Tisci pareva un capolavoro quasi onirico, quest'anno Riccardo mi ha veramente delusa. Forse non
gliel'hanno detto che doveva far sfilare la primavera/estate. Così
lui ha pensato bene di fare le sue solite 10 uscite basandosi su una
palette di 3 miserrimi e scoppiettanti colori: marrone testa di moro,
nero e bianco.
Ma
l'allegria.
Ringraziamo
anche uno styling ai limiti del film horror poi se a guardare queste
foto viene in mente solo una brutta brutta persona come Hannibal
Lecter.
Forse
Riccardo è depresso, forse vuole farsi licenziare per andare da
Dior. In effetti anche io non aspetto altro.
Riccardo,
ti dico solo una cosa: agli Oscar dell'anno scorso, Cate
Blanchett era al secondo posto nella mia pagella di stile. Fa' un
po' te.
VALENTINO
Sono
alcuni giorni che sto raccogliendo immagini anche vintage degli Oscar
e quello che ho scoperto è che uno degli stilisti più rappresentati
è Valentino.
Valentino.
Cioè il motivo per cui ho fatto la mia valigia rossa sei anni fa
e ho lasciato il paesello per lavorare QUA.
Le
collezioni di Valentino ci hanno fatto sognare di diventare
principesse prima ancora che nascesse William.
Lui
in passerella metteva la donna angelicata di Dante, non
quella repressa che adesso fanno sfilare Chiuri e Piccioli.
Questa
è una collezione repressa. Castrata.
A
parte le stampe in taffetà che fanno tanto -troppo- divano, dov'è
il sogno? Dov'è la favola? Si intravede ancora la magia di Valentino
ma tutto è censurato dalle maniche lunghe e dai colli monacali.
Siamo in estate, certo una manica in chiffon non farà venire
l'ascella pezzata ma perché avercela allora? Less is more diceva
qualcuno.
GIAMBATTISTA
VALLI
Da
quello che consideravo l'erede spirituale di Valentino mi aspettavo
qualcosa di più di quello che ho visto.
Certo
ha un eleganza mai volgare, ma fatico ancora a trovare dei tratti
distintivi se non forse... Olivia Palermo.
Se
queste prime uscite bianco/nero mi ricordano l'installazione nella
camera da letto di Serena Van Der Woodsen, le successive quattro non
mi sembrano nulla di particolarmente originale, così come la palette
colori degli abiti da sera.
Natalie
Portman ci ha già deliziate ai Globes con l'uscita viola ma
conto molto su quei due peonia per gli Oscar.
ATELIER
VERSACE
Donatella
torna a sfilare a Parigi dopo otto anni d'assenza in cui spero che le
sue priorità siano state nutrirsi e restaurare l'azienda. Sul primo
obiettivo non ci giurerei, quanto invece al recupero dell'eredità di suo
fratello Gianni qualcosa sta facendo. Lo stile è sempre un po'
quello delle strappone, dei cloni di Donatella, delle sexy a tutti i
costi, dei bustier limati con fresa, delle parabole rubate a Giorgio
Armani e dalle discrete tonalità degli agrumi.
Nel
complesso poteva far peggio essendo Donatella, questo bisogna
riconoscerlo.
Una
sola garanzia: Angelina.
La parola d'ordine è Taffetà cioè quel tessuto che quando hai qualche curva in più ti fa sentire coperta e quando sei magrissima ti fa sentire un po' Audrey.
RispondiEliminaAltro spunto: quando hanno lanciato i colori accesi con la collezione di Gucci la scorso P/E (per noatri da Zara) uno pensava oh yes mi vestiro' di verde smeraldo per sempre. Ora a vedere tutto questo color pastello uno cambia idea subito. E' come svegliarsi da un'infatuazione apocalittica per uno che pensavi essere mondiale!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaElie Saab forever!!
RispondiEliminaSaab e il pesca tutta la vita. Vestito in alto a destra stravince. Adoro anche quello centrale. Mi piace quel swiss swiss della gonna...
RispondiEliminaArmani sorprendente,ma non so quante possano osare con quelle tonalità di verdi senza sembrare uno zombie..
RispondiEliminaElie Saab CIAOPROPRIO. Li guardavo pensando:"Vabbè,uno uscito male ci sarà,no?"No.Sto male da quanto sono belli.
Dior e Valentino noia.
Tisci era/è ubriaco.
Versace-Angelina:scommetto facile sul primo vestito lungo.
Incredibile Elie Saab. Nei miei sogni corro leggiadra tra i prati in fiore con uno di quei vestiti.
RispondiEliminaCon la Saab e tutti quei color pastello (ADORO DA MORIRE) mi sembra di essere in una puntata di Desperate Housewives! **
RispondiEliminabellissimi i vestiti di Saab, io voto per il Giallo ed il Celeste! pero' se dovessi andare all'Oscar domani come semplice invitata, e se fossi figa, andrei con l'ultimo vestito a destra nella prima fila dello zio Giorgio.
RispondiEliminaScommettere su Angelina col primo versace lungo e' vincere facile, pero'!
Delusione Valentino, ma e' solo a me che quegli abiti fanno sembrare le modelle grasse?
Voglio TUTTI quelli di Saab.
RispondiEliminaTre parole per gli abiti color pesca di Elie: oh mio Dio!
RispondiEliminaAnnalisa
Starei a guardare ore e ore la collezione di Elie Saab, è difficile scegliere, ma i miei preferiti in assoluto sono il centrale giallo e il centrale pesca, DIVINI.
RispondiEliminaChanel a sto giro mi sa di bruttino. Il primo Armani lungo è bellissimo e di Dior mi piacciono solo ed esclusivamente i corti, ma ispirandosi agli anni 50, con me si vince a mani basse, fanno tanto Betty Draper.
I lunghi sono TROPPO.
Valentino fa da tappezzeria.
valentino mio....anch'io lo adoravo qualche anno fa....era forse l'unico stilista a cui potevi dire "lo voglio" di ogni singolo abito che presentava ad ogni sfilata...ora è tutto così triste. io non sono una grande esperta di moda, ma non metterei mai il floreale-tappezzeria con questo stile jane eyre, fa cascar' i bal!
RispondiEliminaELIE SAAB DIVINIIIIIIII!!!!! Non so scegliere nemmeno io!! Tutto il resto è noia. I peggiori: le stampe floreali stile divano, tremendi.
RispondiEliminaaspettavo queste pagelle, e zit non deludi mai.
RispondiEliminaaccetti proproste di matrimonio da donne etero? perchè sto seriamente pensando di sposarti! solo per mettere un elie saab! ;)
benny
L'Imperatore Giorgio pare essersi svegliato dal torpore del suo sarcofago e ha tirato fuori una collezione da strapparsi i capelli. Li voglio tutti.
RispondiEliminaElie Saab meravigliosi, mi stampo le foto e le attacco in giro per casa.
E di Chanel amo la tavolozza, non c'è niente da fare.
Delusione Valentino, tappezzeria campestre.
No comment su Versace. Donatella, ripigliati!!!
quoto iaia. Armani da paura
RispondiEliminamadonna elie saab mi fa venire voglia di buttare tutti i jeans che ho e vestirmi solo di beige con le tette al vento e quelle adorabili cinturine strizzavita (che non ho). Angelina io scommetto sul terzo lungo, ma anche l'ultimo arancione incontrerà dei bei troioni.
RispondiEliminaLa cresta da chanel diciamolo, è anche una brutta cresta, un'iperbole assurda che non fa stile, serve solo a svecchiare un po', non diventerà certo il dettaglio che completa l'outfit e io invece voglio tutto il pacchetto, voglio la visione intera.
Valentino, posso pure perdonargli le stampe divano, ma quelle scarpette di merda no.
Nel primo modello di Versace sembra che la modella abbia una gamba amputata
RispondiEliminaELie Saab e Armani spero facciano sfracelli agli Oscar...
RispondiEliminal'unica cosa veramente inguardabile sono i fiorellini, per il resto solo meraviglie...
RispondiEliminaGG
Adoro la sfilata di Elie Saab.
RispondiEliminaDa sacra Saab, da profana Versace.
RispondiEliminaDa semplice "viewer" dell'Alta Moda pecco facendomi attrarre dalla squlibrata (in stile, eh?!) Donatella.
Figo il Karl ma fa tanto furbetto della serie "ho preso e smagrito i volumi di Balenciaga FW 2006" persino nei collants con appliques che era già un Nicolas che aveva spulciato Cristòbal e Sarli. E via dicendo come le scatoline con la foto con detro la foto con dentro la foto. Eh.
RispondiEliminaSto post è troppo lungo (mi son fermata allo stupore Chanel) per essere uno solo, tipo la september issue degli Oscar, avrei bisogno di tre matcha pêr leggerlo con calma. Già la scelta dégradé dei vestitini via via che scendi mi piace moltissimo <3 A dopo baci.
no cioè sono disgustata, pure la MIA MINI Balenciaga paro paro. Di sei anni fa. SEI.
RispondiEliminaKarl, darling, un po' di echinacea? O tipo assumere Sandra Backlund?
@Spora: Grazie che mi hai ricordato la FW Balenciaga del 2006, è qualcosa di supremo.
RispondiEliminaMi rendo conto che il post è lungo (voi ci mettete tanto a leggerlo, figuratevi io a scriverlo e a preparare le foto) ma non vi è altro modo di fare uno Speciale Sfilate cercando di essere sintentici. Già ridurre i look in miserrimi collage mi sembra un'offesa alla sartorialità.
Come non darti ragione?gli abiti di Elie Saab sono così primaverili, così morbidi e confettosi che vien voglia di mangiarli tutti, nonché di indossarli tutti.. Come tonalità sono per il pesca, sebbene il rosa mi attiri parecchio, ma sa di già visto. Anche il giallo mi piace molto, è fresco e mai banale.
RispondiEliminaChanel però ha sempre del fascino innato; il I e il II della seconda fila della prima palette(è stata una fatica!) sono meravigliosi per una serata. Non per gli Oscar, eh!;D
Donatella non s'è nutrita,Zit, mi pare chiaro.
RispondiEliminaSul resto, l'ultimo verde dell'ultima file di re Giorgio vale una vita senza carboidrati.
sesta foto, la seconda, fighissima! scegli quello ;)
RispondiEliminaMi sono sposata sognando un vestito (anzi 2) di Elie Saab per Pronovias(Laertes e Astarte), purtroppo 8.000/9.000 € non li potevo spendere e quindi mi sono comprata un Pronovias (e basta), bellissimo e frù frù. Guardando le foto dei vari red carpet non ho visto una caduta di stile da parte sua, i suoi vestiti sono dei capolavori.
RispondiEliminap.s. neanche io saprei scegliere tra tutte le foto, meglio non mi capiti mai un red carpet va!!!
Tiziana
mi piacciono molto gli abiti "pomposi" ma lì'effetto "meringa", su di me, sarebbe dietro l'angolo.
RispondiEliminacredo che con un "re giorgio" difficilmente si possa sbagliare (anche se c'è chi ci riesce, perchè si impegna molto)
http://nonsidicepiacere.blogspot.com/
ok, voglio sposarmi una trentina di volte per mettermi una trentina di abiti di elie. si puo' fare.
RispondiEliminaElie Saab l'adoro!anche io non sono riuscita a decidere quale mi piaccia di più,sono tutti favolosi,da sogno!!!Se dovessi andare alle preiazioni Oscar sicuramente scegliarei un suo abito
RispondiEliminaElie Saab, l'abito centrale della prima foto...
RispondiEliminaScelta ardua, ma sceglierei quello!
Agli Oscar con Elie Saab, e non si sbaglia mai! Guardavo estasiata la sfilata e avevo la bava alla bocca, le allucinazioni, tentando di scegliere un vestito, ma niente.. Ogni vestito una sorpresa. Ma tanto non li potrò mai indossare, uffaaaaaaaaa!
RispondiEliminaLilly
Elie Saab è il non plus ultra di bellezza ed eleganza, altro non posso dire.
RispondiEliminaSu Donatella Versace, invece, di cose da dire ce ne sarebbero: si è fatta di qualcosa, ha abusato con gli psicofarmaci, è ipovedente, è daltonica, ha esagerato con la chirurgia plastica con relativa anestesia.... Una di queste a caso, per giustificare gli abiti davvero brutterrimi e privi del benchè minimo buon gusto.
Ciao
Lucilla
Ma Elie Saab è entrato nella mia testa per caso? No, perchè ha fatto tutto come lo vorrei e c'è anche qualcosa che non sapevo di volere! Un bravo psicologo non poteva fare di meglio! Voglio essere ricca e soprattutto avere impegni tali che mi IMPONGANO di vestire così..
RispondiEliminaGiorgia
elie saab...tutta la vita!
RispondiEliminaDato che sono ancora scossa dopo l'inquietante visione della "Couture" di Guillermo Mariotto, gli abiti sublimi di Elie Saab (che sa sempre cosa voglio) mi fanno tirare un sospiro di sollievo!! E se mai dovrò andare alla cerimonia degli Oscar voglio assolutamente...boh, li adoro tutti,infatti Elie ha fatto una tirella colori sublime.
RispondiEliminaSe mai dovessi andare agli Oscar, farei in modo di poter fare almeno 2 o 3 cambi di abito e sicuramente uno di questi sarebbe di Chanel, gli altri ovviamente di Saab. Non ho mai amato i colori pastello, ma per questi potrei fare un'ecccezione.
RispondiEliminaZit, mi hai fatta sognare con 'sto post!
elie saab, meraviglia
RispondiEliminaLara
Non puoi paragonarmi re Giorgio a Pippo Baudo, ti prego...
RispondiEliminahttp://thestyleattitude.blogspot.com/
Eppure Dior l'ho trovato bello. Mi ha ricordato il Balmain degli anni '50, con quei volumi ampi e rigorosi. E' vero, non è tempo di gridare "opulenza". Ma i tessuti sono da acquolina in bocca...
RispondiEliminaHo amato i verdi di Armani, i gialli e i verde acqua di Elie Saab. Sono un po' i miei colori trip di stagione.
RispondiEliminaKaty Perry ha indossato ai Grammy un Elie Saab di cui sopra (azzurro)
RispondiElimina