Natale
quest’anno per me è una tappa importante verso un 2015 che si prospetta essere,
contrariamente ai suoi predecessori anni dispari, un anno di grandi progetti e
speranze.
Non vedo
l’ora che sia Natale, perché quest’anno grazie al calendario e ai giorni di
ferie riuscirò a tornare in ufficio dopo l’epifania e non succedeva dal 2002,
ultimo anno di superiori.
Non vedo
l’ora che sia Natale perché passerò qualche giorno a casa con i miei genitori e
benché sia una festa sempre dolorosa per chi ha perso qualcuno, è vero anche
che fare l’albero non è più doloroso come indossare un cilicio.
Non vedo
l’ora che sia Natale perché dopo c’è Capodanno e mentre tutti a mezzanotte
staranno brindando al 2015 io molto probabilmente sarò in viaggio da Stansted
verso Liverpool Street, con la valigia in una mano e la mano di Diego
nell’altra.
Un aspetto
non trascurabile dell’impazienza che precede il Natale è anche dovuto agli
ovvi, meritatissimi, immancabili, imprescindibili R E G A L I.
Io non credo
che avrò chissà quale bottino essendo circondata ormai dai debitori ma sono qui
per suggerirvi come uscire dall’eterno dilemma di cosa regalare e a chi.
L’AMICA
MINIMALISTA
L’amica
minimalista se non lavora nella moda, vorrebbe farlo. Se lavora nella moda ha
lavorato per Prada (ahem), divulga il vangelo Celine secondo Phoebe Philo e pinna continuamente foto di Victoria Beckham nella board Icons.
L’amica
minimalista non ama molto i colori, le piacciono i cappotti dalle linee pulite,
ripugna la nail art e la sua tavolozza va dal nude al bordeaux anche se può aver sperimentato il suo picco di stravaganza con un piccolo puntino nero.
E’ color oro
perché l’amica minimalista sa che stanno tornando gli anni ’70 infatti ha
comprato i jeans a zampa giusto in tempo.
L’amica
minimalista sicuramente già conosce gli orologi Daniel Wellington ma ancora non
si è ancora decisa a fare il suo primo acquisto.