Ora che sono entrata nel 6° direi che ho aspettato a
sufficienza prima di poter dire a pieni polmoni e a gran voce: AVETE SEMPRE
MENTITO TUTTE!
Il I trimestre lo possiamo definire il trimestre della
sorpresa: la notizia è ancora limitata a pochi intimi, non lo sa nessuno e se
sei fortunata non hai nemmeno troppi disturbi.
Il II trimestre è quello della consapevolezza: la notizia
ormai viene comunicata ai nonni, agli amici, ai colleghi, al datore di lavoro,
a Instagram! Per le super magre la pancia comincia a vedersi a trimestre
inoltrato, per chi da sempre come me vive sul filo del rasoio la pancia si vede
quasi immediatamente.
I vestiti non fittano più e molto dipende anche da come è
andato il I trimestre: se, come me, tutte le verdurine che prima si mangiavano
a profusione hanno cominciato a dare la nausea e si comincia a bramare solo
carboidrati, carboidrati, carboidrati soprattutto salati, salati, salatissimi
(focaccia pomodoro e capperi, olive, cetriolini, pasta con il tonno, vitello
tonnato etc) è anche facile capire come mai i vestiti di prima non fittino più
già all’inizio del 4° mese.
Nel mio caso posso dire che questo trimestre si sta
rivelando più difficile di quanto immaginassi.
Un piccolo elenco puntato delle gioie di questo periodo:
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Il pregnancy glow è una bufala
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Il mal di schiena
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Le tette grosse e la pancia
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I vestiti
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La pancia dura
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L’ipensensibilità e l’umore
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La pressione
La bufala del
Pregnancy Glow
Dal punto di vista fisico uno degli aspetti peggiori di
questo momento di cui non manco di parlarne su Instagram è la dermatite
(atopica) che è peggiorata parecchio rispetto al suo solito decorso estivo
(d’estate non dovevo nemmeno più preoccuparmene) e ha cominciato a invadere
zone sempre più fastidiose del corpo: le palpebre, il contorno occhi, le
guance, le mani, le braccia, il collo. Il caldo di certo non aiuta nessuno, figuratevi me
che ho una temperatura corporea più alta rispetto agli altri e sudo pure di
più.
Di notte ho l’aria
condizionata accesa da maggio e in ufficio mantengo una temperatura polare
(tipicamente maschile) per la quale sto facendo ammalare di broncopolmonite
quelle due povere cristiane che lavorano con me.
Nonostante la visita dalla dermatologa che altro non mi
ha detto che “ci sono certe donne a cui in gravidanza la dermatite migliora e
ad altre no” (e sti cazzi non ce lo metti?), gli 80€ di prodotti da lei
consigliati non mi hanno portato alcun sollievo. Mi sveglio di notte per
grattarmi, sento le mani pulsare dal calore, non posso toccare quasi niente
perché la pelle si secca così tanto da aprirsi in micro taglietti, passo il
tempo a grattarmi il viso e con
disperazione e vergogna (ma perché poi?) mi ritrovo ad usare la crema
cortisonica perché arrivo a momenti in cui sono talmente scoraggiata dal
prurito che non so dove sbattere la testa. Purtroppo sono anche arrivata al
punto che la crema delle emergenze non funziona più e rassegnata sto
percorrendo la miriade di alternative e suggerimenti che mi stanno arrivando.
La cosa super fun
della gravidanza è che questo genere di problemini sono comuni ma, almeno io,
mi ritrovo in questa palude decisionale:
- La dermatite migliora con il sole --> al caldo soffoco e
dovrei evitare i raggi del sole per non incorrere nel melasma gravidico (le macchie sul viso) --> Il calore dilata i
vasi MA ho le varici e i capillari esplosi come miniciccioli nella gamba QUINDI
dovrei stare al fresco
- Vai in piscina a fare nuoto che annulli la forza
di gravità e non senti il peso della pancia --> le ossa del bacino sono storte, ho fatto due bracciate a rana e ho sentito solo
saette di dolore alla schiena in più il cloro peggiora le zone colpite da
dermatite
- Non ti truccare che meglio non avere nulla sul
viso --> Già una è grossa e con le gambe gonfie (e cammina storta), in più grazie alle
chiazze in viso non puoi nemmeno truccarti non ti dico la gioia di vivere di
guardarti allo specchio
Le poche volte che ho goduto del sole al lago ho usato la
protezione 50 sia sul viso che sul corpo ma su quali prodotti usare (e se
usarli) i consigli (che ricevo da Instagram) si sprecano: tutti hanno una
cremina omeopatica o una cremina per pelli ipersensibili che ha loro migliorato
lievemente l’esistenza eppure a me sembrano tutte uguali e mi azzardo a
comprarne poche perché tanto sono così scoraggiata che sembrano tutti soldi (e
costano mica poco) sprecati.
Per ora quello che ho provato sulla mia pelle sono: crema
toleriane La Roche Posay, Dermamid Pasta, Cetamol fluido e detergente.
Risultati? Zero.
Al momento dopo una settimana di Halicar (crema
fitoterapica che simula gli effetti del cortisone e ginecologa approved) (della
quale mi sento di endorsare l’utilizzo), sto passando ad una serie di prodotti
biologici in cui, ci tengo a dirlo, non ho mai creduto particolarmente ma ora
che sono presa dalla disperazione proverei anche il piscio dei gatti se solo
non rischiassi la toxoplasmosi (DOH!).
Nel mezzo del 4° mese ho cambiato pure ginecologo visto
che il mio, per 200€ a visita, giunta alla fine del I trimestre ancora non mi
aveva fatto esami del sangue completi, non mi aveva dato uno sguardo alle gambe
(soffro di varici e ho già fatto una safenectomia nel 2016), non mi aveva mai
misurato la pressione e nemmeno pesata. Per fortuna grazie alla raccomandazione
di una collega ho trovato ora una dottoressa mille volte più gentile,
disponibile, per la quale ringrazio il cielo ogni volta (e che in più lavora in
ospedale, il che aiuta molto nello sbrigare quelle pratiche INPS che le risorse
umane richiedono ma che sono una giungla burocratica you know what I mean).
E’ così quindi che abbiamo scoperto all’alba del 5° mese
di essere ipotiroidee (daje) cosa per
altro abbastanza comune in gravidanza (e figurati se mi mancava).