E'
questa la frase che mi è uscita dalla bocca quando li ho visti sul
palco.
Sono
cinque anni che vivo a Milano e ancora non avevo messo piede a San
Siro.
Il
timore di perdermi (ero da sola perché le amiche, quelle che
conoscevano tutti i testi, erano lì già da ore) era compreso nel
prezzo del biglietto.
Ma
non ero sola del tutto, c'erano altre 40.000 zitelle con me. Era
facile riconoscerci l'un l'altra dal tram e dall'autobus: siamo
quelle che baciavano lo schermo 15 anni fa, solo con qualche ruga in
più.
Dopo
aver chiesto ad ogni steward da quale stramaledettissima parte
dovessi andare per salire all'anello dei figli del porco giuda (il
terzo, per intenderci), ho cominciato la mia lenta salita verso i
miei idoli. Faticoso sì, ma quando ho finalmente raggiunto sui
gomiti la cima davanti agli occhi avevo questo:
E
ho pensato 'Vacca boia dove sei, Zitella!'.
Voi
gente di città non potete capire cosa può voler dire per una
che viene dalla profonda provincia, da un paesello con 17.000
laboriosi abitanti, con un solo negozio di musica, finire in una
città come Milano, in uno stadio come San Siro e trovarsi davanti,
seppur grandi quanto una puntura di zanzara su un piede, i propri
idoli infantili!
Mi
sono sentita come se avessi avuto davanti a me i Beatles: un pezzo di
storia, la mia storia musicale.
Ve
lo confesso, non ho mai avuto una cassetta dei Take That.
I
miei non me le facevano acquistare, ero ancora troppo piccola, i
deliri adolescenziali che si vedevano in tv erano troppo
lontani e io dovevo già combattere settimanalmente per riuscire a
vedere Beverly Hills 90210 il giovedì sera e per comprare il Cioè
la domenica mattina e onestamente anche di mettere via 1.000 Lire
alla volta per comprarmi una cassetta non ne avevo voglia.
Però
i loro toraci nudi e glabri sul Cioè me li ricordo.
Mi
ricordo che il mondo era diviso tra 'amepiacerobbie' e
'amepiacemark'.
Mi
ricordo che facevano cantare solo Gary che oggettivamente sembrava
che la mettesse in culo a tutti con la sua voce.
Mi
ricordo che Jason sembrava quello che puzzava ed era l'unico di cui
sapevo il significato del cognome.
Mi
ricordo che Howard sembrava il più sfigato con quelle treccine.
Ricordo
che facevano vedere al tg le migliaia di ragazzine schiacciate sulle
transenne, con le guance disegnate con la doppia T, con le magliette
alzate sull'ombelico, che urlavano e piangevano e tendevano le mani
al palco e io pensavo 'a me non succederà mai'.
Come
no.
Quando
sono usciti ho urlato come se mi stessero ammazzando un parente
davanti agli occhi.
Ho
tossito per due ore, ma vedere Gary Barlow, NO DICO Gary
Barlow su quel megaschermo, con la sua faccia da biondino tedesco in
vacanza, che sembrava parlasse A ME... avevo i brividi.
Sono
partiti in bomba e hanno cantato canzoni del loro nuovo album
(ignoro) mentre noi cinque galline, ancora sedute,
commentavamo come se li conoscessimo da sempre:
-'Avranno
dato da mangiare al Jason? L'ultima volta che l'ho visto pareva che
stesse per morire di stenti sul palco'
-'Ma
Mark cosa sta facendo? Son vent'anni che saltella manco fosse Mauro
Repetto'
-'Bhè
però eh.. guarda Gary, s'è mantenuto...bene'
-'Ma
guarda sti quattro falliti'.
Mark
ci fa cantare l'inno nazionale partendo dalla suoneria di un
cellulare (non ve lo dico cosa vuol dire cantare l'Inno a San Siro,
non ve lo dico della pelle d'oca e non vi dico che ho pensato 'se
avessi avuto 12 anni l'Inno mica l'avrei saputo') e Jason rompe il
silenzio chiedendoci 'Where's Robbie?'.
Eh.
Li
guardavamo con tenerezza, come se stessimo guardando noi stesse da
piccole, con lo stesso sguardo che si ha quando si guarda una foto di
classe e si pensa 'mio dio sono così cresciuta? Sono così
cambiata?' - 'VENT'ANNI? Ha detto veramente twenty years? SONO
COSI' VECCHIA?'
Poi
i quattro falliti scompaiono da una botola e a noi 40.000 galline
c'è bastato sentire solo la sua voce, ancora dietro il palco, per
urlare con tutta la forza che avevamo in corpo:
ROBBIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Il
DE - LI -RI - O.
Ho
urlato, ho strattonato la Dani, ho urlato, ho saltato tenendo ferma
la borsa, ho alzato le braccia come a Gardaland, ho emesso suoni
gutturali che cercavano di assomigliare al testo di 'Let me entertain
you' e poi ho urlato ancora.
Robbie
era lì, davanti a me, mi guardava dal megaschermo.
Sì
ve lo dico, lui cantava alla telecamera ma guardava ME.
MI
SORRIDEVA.
Con
il sguardo da fattone mi diceva 'SI ZITELLA SONO QUI PER TE'.
Oooh,
Robbie, dolce piccolo fattone Robbie.
Quello
che sembrava il Piccolo Ribelle del gruppo che poi l'ha messa in culo
a tutti quanti.
Che
adesso la gente ai concerti ci va perché c'è LUI, per cantare ROCK
DJ, per cantare ANGEL.
Che
gli altri son quattro derelitti al confronto della sua panza da bira,
dei tatuaggi da camionista (anche se ha scritto LOVE sulle nocche),
del suo sudore puzzolente e anche se si mette la mano nel pacco (e
lì, CIAO... ho strattonato -ancora- la Dani e ho urlato 'GUARDAAAAA
DIO BONOOO') e si sdraia sul palco e muove il bacino su e giù... noi
andiamo in arresto cardiaco come se non avessimo una dignità, come
se negli ultimi vent'anni non avessimo capito la distinzione tra cosa
è trash e cosa non lo è.
Noi,
adulte nate tra i 70 e gli 80, pensavamo di morire in quel momento.
E
lui lo sa, lo sa che noi godiamo tantissimo nel vederlo così.
Perché
noi l'abbiamo sempre saputo, dai tempi di 'Everything Changes'
che Robbie era quello su cui puntare tutti i nostri cuoricini.
Perché
quel faccino carino lì, gli altri non ce l'avevano.
Perché
quella faccia da stronzo lì, gli altri non ce l'avevano.
Perché
lui aveva i capelli a tendina prima che arrivassero tutti gli altri
alla moda dei capelli a tendina.
Perché
poi lui ci ha lasciate in lacrime, come tutti gli stronzi.
Ma
poi è tornato, ed è tornato da fattone. Ma ci cantava 'She's the
one' e 'Angel' e a uno che ti canta canzoni del genere puoi perdonare
tutto. Anche che è fattone.
E
quando ieri, per il compleanno di Jason (uno di quegli eventi che ci
si scriveva sul diario) Gary ha organizzato un brindisi a Robbie
per coglionarlo non gli hanno dato il vino.
Ma
tanto lui è figo uguale.
Anzi,
è figo da sempre, perchè lui è l'unico uomo che riesce a farti
sesso anche quando fa la faccia di pirla.
Ha
guardato il culo ad ogni singola ballerina presente sul palco.
Ha
mimato amplessi.
Ha
sculettato e ha intonato 'Bootylicious' delle Destiny's Child e ci ha
chiesto se ci piaceva il suo culo.
[Ma
son domande da fare?]
Ci
ha fatto dire 'Fuck you, Robbie' per mostrarci il dito medio. ('Fuck
me, Robbie! Fuck ME!')
Poi
ci ha guardate negli occhi, tutte quante, e ci ha detto di pensare ad
una persona che non c'è più e di cantare insieme a lui 'Angel'.
Noi
urlavamo. Noi, sulla soglia dei 30 anni, urlavamo.
Lui
intonava Lou Reed e noi urlavamo.
Lui perdeva il microfono e noi urlavamo.
Per
una volta una di quelle ragazzine deliranti che si vedono al
telegiornale sono stata io.
E
dall'alto del mio terzo anello gli ho lanciato le mie corde vocali,
che poco importa se oggi in ufficio mi esprimo a gesti, io
lo dovevo.
Lo dovevo alla me bambina che crede ancora che certe cose
non le farà mai.
Perché
piccola Zitella dodicenne obesa che sei dentro di me, sì tu piccola
scema, hai realizzato uno dei tuoi sogni. Uno di quelli su cui
nemmeno te ci puntavi più.
Dopo
la parentesi Robbie (Let me entertain you, Rock DJ, Feel, Come
Undone, Angel) sono tornati in botta tutti e cinque, sotto la
pioggia, quella finta del loro palco e quella vera di Milano e hanno
cantato altre canzoni che ignoro.
Noi
squinzie ci siamo rimesse sedute (si sa, l'età) e ci siamo mugolate
a vicenda 'oh ma la sai? Io non la so'.
Poi,
FINALMENTE, il medley dei grandi successi.
Ci
veniva da piangere.
Noi
cinque galline eravamo in piedi che cantavamo ondeggiando con la mano
sul cuore. CON LA MANO SUL CUORE! Tutte e cinque! Come un gruppo di
coriste, come se l'età sulla carta d'identità fosse ormai solo un
cazzo di numero inutile come la taglia delle scarpe, come la taglia
del reggiseno. La nostra età era un dato di fatto inutile ieri. Di
quelli assimilati, metabolizzati, di cui non hai -più- vergogna.
Eravamo
tutte uguali, molte anche più vecchie di noi.
Erano
canzoni che nemmeno io sapevo di ricordare. Che nemmeno sapevo
di sapere.
Mi
hanno ricordato di frammenti di telegiornali (MTV non c'era care mie,
o per lo meno dalle mie parti), ricordo che li vedevo vestiti con
delle simil gonne di pvc ballare a decine di metri di altezza su
delle piattaforme mobili, ricordo che pensavo 'dio che bella questa
canzone'.
D'un
tratto quel 'twenty years' che hanno detto all'inizio ha cominciato
ad essere più credibile.
E'
credibile che siano passati così tanti anni.
Ho
davvero già vissuto così tanto e fatto così poco?
Veramente
ho già finito le medie?
Ho
già fatto anche la patente? E la maturità? E mi sono laureata? HO
GIA' FATTO TUTTO QUESTO?
Avevo
davanti a me il gruppo che aveva fatto da colonna sonora a tutte le
mie fantasie di primi baci, a tutte le mie rivalse adolescenziali
mentali. Avevo davanti i MIEI Beatles.
E
ballavano come se non fosse passato un giorno dal 1991.
Persino
Robbie non mollava un colpo.
Ma
di quanti anni fa era sta canzone? E il balletto? Dio quel balletto
l'hanno rifatto!
Robbie:
'I cannot believe you bought this!'
E
per voi che avete sbagliato tutto, sì, SAPPIATELO: Mark ha cantato
'Babe'.
Lui,
con quella vocina da frocio, ha cantato 'Babe'. Quella canzone che ha
fatto piangere MILIONI di adolescenti. E ANCHE VOI.
Poi
hanno cantato 'Pray', 'Back for Good', 'Never Forget' e nell'ultimo
bis 'Relight my fire' che ci ha dato la mazzata finale alle corde
vocali.
Non
sapevo i testi, volutamente non li ho imparati.
Volevo essere come a
12 anni, quando l'inglese lo sai per come si legge e non per come si
scrive e canti solo i ritornelli, ma quando arrivano ti sputi fuori
le budella per quanto urli: 'NEEEEEEEEEEEEEEVER......(foghe ueee iu
comin from) NEEEEEEEEEEEEVER (na nanahnaaaah) …....SOOOOOOOOOO
(nanannanananah)....OOOOOOH OOOOH OOOOH' - 'RILAIT MA FAIAR.....IOR
LOV IZ MA ONLI DISAIAR....RILAIT MA FAIA...COS A NIIIIIIIIDDD IOR LOV
TA-DAH'.
Non
ho pianto galline mie, ma c'è mancato poco.
Non
potevo crederci che erano veramente i Take That. Non potevo crederci
che ero veramente io quella che urlava le canzoni che non conosceva
in un inglese talmente maccheronico che mi dovrei far ritirare la
licenza media.
Cinque
grossi e nerboruti tocchi della mia storia erano lì, davanti a me.
Forse 200 metri davanti a me, ma erano lì.
Non
erano fatti di carta.
Le
facce si muovevano, non era un poster immobile, non erano un
cartonato.
Esistono.
I
Take That esistono.
E
la mia adolescenza, adesso, può dichiararsi felicemente conclusa.
M'hai fatta sganasciare. Cmq, comprendo, cara Zit. Io sono entrata in crisi qualche mese fa, quando ne ho compiuti 25. Ho guardato la mia migliore amica e in sequenza ho detto "cazzo, A., siamo a 25. cazzo. ci siamo laureate. cazzo. andiamo per i 30. cazzo. siamo andate a scuola 20 ANNI FA. cioè 20 ANNI??!! roba che qualche anno fa manco ci pensavo che prima o poi potessi dire cose come "20 anni fa"... roba che Beverly Hills pare lontano anni luce
RispondiElimina...Babe (babe) I'm here again (I'm here again) I tell you I'm here again (babe) where have you been? (where have you been?).....
RispondiEliminaQuesto e' il miglior post della storia...da ventottenne che ascolta i Muse e i Metallica sono tornata una dodicenne scema che cerca i video dei TT su Tmc2 e guarda con bramosia "Non e' la Rai" sapendo che loro sono ospiti...e Robbie canta con la tuta dell'adidas...
Elisa
Grazie Zitella, ti stimo x esserci stata (anche per me...)
favolosa!!! avrei tanto voluta essere lì anch'io, a urlare e fare come una pazza per gli idoli della mia adolescenza (ricordo ancora che mie compagne delle medie andarono al concerto di casalecchio di reno e i miei non mi lasciarono) ... mi sa che stasera mi tiro fuori la videocassetta del live in berlin di non mi ricordo che anno.
RispondiEliminaps: amepiacevamark (ho pure comprato la cassetta che ha fatto come solita - no comment)
Adoro questo post, che emozione leggere delle tue emozioni... e che ghignate mi hai fatto fare!
RispondiEliminaPenso che non esista modo migliore per descrivere questo concerto e tutto quello che ha significato.. per me è stato quasi come esserci a leggere il tuo racconto!
E quanta nostalgia, sono quasi passati 20 anni da quegli anni!
Complimenti Zitella, ci sai proprio fare con le parole... e anche con la vita,sennò non ti leggeremmo mica!!!
Amica..... grazie! Grazie per avermi fatto rivivere quelle emozioni anche stasera!!!! E' stata una serata GRANDIOSA e sono contenta di aver insistito per farti comprare quel biglietto e averti portata a Zanziro!
RispondiEliminaGRAZIEEEE LOVE YOUUUU
DO WHAT YOU LIKEEEEE NO NEED TO ASK MEEEE
Faceva proprio cagare... MA LA SAPEVO!!!
oddio quanto avrei voluto esserci, io ai tempi sognavo i loro concerti e avevo la mia migliore amica a Milano che ci andava perche' era una di quelle sculone che non solo stava a Milano (e io 1000km piu' giu'!), ma aveva il babbo che la accompagnava a vedere queste cose perche' eravamo troppo piccole per andarci da sole.
RispondiEliminaMio padre manco al cinema mi portava, qualche anno dopo in un momento di follia per Capodanno mi ha portato a vedere Biagio Antonacci (perche' era gratis e perche' era in citta') e ne abbiamo sentito neanche meta' perche' s'e' stancato e me la son dovuta far bastare.
Io ero del partito di Robbie XD
Invidia profonda!
RispondiElimina1. perche' VOI eravate alle medie mentre IO ero gia' almeno in seconda superiore. E ricordo ancora i 5 sfigati su 6 maschi nella nostra classe (era un liceo classico..) selezionati per ripetere il succitato balletto ad ogni festa di compleanno. Devo ancora decidere se e' un bel ricordo o no, ci pensero'.
2. perche' anche io come tutte le zittelle adolescenti sognavo il grande concerto dei miei idoli. Ma Freddie ha deciso di tirare le cuoia quando non avevo ancora il mio primo paio di scarpe coi tacchi.
3. perche' l'inno d'italia cantato da 40.000 persone a San Siro...
PS.Zit, ma una milanese come te che dice un toscanissimo 'Dio bono'?!
@Eli tranquilla lei era l'unica delle 5 che era alle medie... noi altre 4 eravamo abbondantemente alle superiori :-DDDDD
RispondiEliminafantastico post! mi hai fatto cadere dalla sedia dal ridere!!! ahhhh che ricordi!:-D
RispondiEliminaLara
Grande Zit! che bella serata.
RispondiEliminacredi che un evento catartico come questo potrebbe farmi dichiarare la mia adolescenza conclusa?
... e grazie per avermi rammentato le lotte per vedere Beverly Hills 90210 ... ho uno strumento nuovo per ricattare mia Madre!
(nata nel 198x ... perchè i numeri sono relativi)
io ovviamente ero una delle "amepiacerobbie" :) Non posso credere che eri lì...graaaande!! Grazie per questa cronaca dettagliata che ha stretto il cuore a chi come me non c'era, io invece direi che dopo questo l'adolescenza è RICOMINCIATA!!! :)
RispondiEliminaQuoto in pieno Eli, Freddie è morto quando ero ancora una teenager e non ho mai potuto sentirlo dal vivo! E sì, anche io ero alle superiori e perculavo allegramente la sorellina tredicenne della mia migliore amica che si appiccicava sul diario le foto dei Take That. Però Robbie da solista l' ho sempre seguito e apprezzato, fattone o meno!
RispondiEliminaNo!! Mitica! Cioè Eravamo vicinissime!!!!!:D:D
RispondiEliminaIo ero una amepiacegary, sono l'unica mi sa. Devo farmi due domande. E la lotta per vedere 90210 era con l'antenna, non con i miei, perché Mediaset (forse ancora Fininvest) sulle montagne non arrivava...gesù, adesso capisco molte cose di me!
RispondiEliminac'ero pure io.. anche a me stessi effetti devastanti (però se non avevi le cassette... che te lo dico a fare! anche per me il cioè era proibito MA per loro compravo tutto di nascosto. persino LE FIGURINE... E per i cd risparmiavo mesi e sfidavo i genitori)
RispondiEliminaMi sono emozionata ancheio mio malgrado: vedi un po'te, ci ho fatto la vignetta di oggi: http://cookingmovies.blogspot.com/2011/07/cmon-cmon-cmon-cmon-take-that-and-party.html
bye
mioddio... perchè non sono venuta? mi sono venute le lacrime solo a leggere il tuo post. Io a Never Forget avrei pianto.
RispondiEliminaE io ero amepiacerobbie. Avevo capito.
"può dichiararsi felicemente conclusa."
RispondiEliminameno male, spero anche che si concluda, prima o poi, la tua sindrome da principe azzurro :)
Per Williams sono d accordo, è bravissimo, spontaneo, piace anche a me anche se non mi attira come a te.
Nel 1995, mio padre, il Mauro, allora quarantaduenne, mi caricò sulla Volvo Polar e mi portò al concerto dei Take That al forum di Assago. Era Aprile.
RispondiEliminaOk, mi fece stare in ultima fila (proprio l'ultima, cioè l'ultima-l'ultima, a duemila metri), ma mi ci portò. Che eroe.
E non da sola, passò a prendere anche le mie compagne. Eravamo così agitate che alla fine del concerto siamo state anche vittime di una psicosi collettiva e siamo state convinte di averli visti uscire da una porta sul retro.
Io non lo so se è vera sta cosa.
Ho dei ricordi confusi.
Era il mio primo concerto.
Vecchioni piaceva ai miei, quindi non lo conto.
Mio padre comunque da allora non si è mai più ripreso. E io urlavo e gli dicevo: "PAPà, GUARDA CHE SONO I NUOVI BIIIIIIIIIITOLS!!!". Di sicuro non si sarebbe mai immaginato che, nonostante la drammatica dipartita di Robbie, nel 2011, cioè... quind... diciasset... BOH un po' di anni dopo ora il conto preciso non so farlo che sono le 4 di mattina... ma cosa dico... non saprei farlo nemmeno alle 4 del pomeriggio, sarebbero stati ancora insieme a cantare per la Zit!
E poi è inutile che vi illudiate tutte, come la Zit ben sa, c'è solo UNA donna a cui Mark ha dedicato BABE, e cioè A ME, che mi sono fatta anni e anni di filmini in cui lui veniva a prendermi in classe alle scuole medie e me li sono fatti pure all'Università sti filmini sempre ambientati nella classe delle medie e una volta ho pure sognato che mi lasciava il suo numero di telefono (che cominciava con "24" e lo ricordo come se fosse ieri) e l'ho cercato per almeno un'ora prima di realizzare l'amara realtà e Madre è stata lì lì per comprarmi un gatto perché non si sapeva più cosa fare per lenire questo mio dolore.
Scusa la lunghezza Zit, l'argomento è tocccante.
Grazie per esserci andata e per avermelo raccontato.
C'ero anche io e mi sono riascoltata nelle tue parole, una ad una come se le avessi scritte io. Aggiungo il panico iniziale quando sono entrati in 4. Dopo la prima canzone in PANICO chiedo alla vicina "Ma Robbie non c'è?". Per fortuna la mia vicina a sua volta aveva chiesto alla vicina che aveva chiesto a una che ne sapeva. Robbie arriva dopo. Pfiu, meno male! Che abbia inizio lo show! Pat.
RispondiElimina@Sarinski: Amo. Perchè mi hai fatto venire in mente che ho sognato per decenni che mi venissero a prendere a scuola. E le medie non so perchè ma sono un triennio che segna la formazione personale di tutte le donne.
RispondiEliminaIl tuo racconto è una favola! Me lo stampo e lo tengo nei ricordi della serata, insieme alle foto scattate e alla maglietta personalizzata con la foto dei culi (che vedo anche tu diligentemente riporti) che ci siamo fatte per l'occasione con le amiche. E' come se lo avessimo scritto tutte noi che eravamo lì questo racconto. Mi riporta a quando con la mia amica-TT d'infanzia aspettavamo che arrivasse un pomeriggio di pioggia per andare in cortile da lei a riprodurre le mossettine del video di Back for Good sotto l'acqua, pre-imparate tutte a memoria.
RispondiEliminaOddio avrei pagato qualunque cosa per essere lì e sentirgli cantare Babe!!! Sarei dovuta andare perchè la madre del mio ragazzo aveva i biglietti ed era indecisa, ma poi c'è andata lei =((
RispondiEliminaquesto post è davvero simpatico! brava, complimenti!
RispondiEliminaio devo dire che sono un po' più grandicella di te e .. non siamo tutte e 40.000 zitelle però! :) il concerto me lo sono goduta per bene, dal primo anello (madonna ma quanto è ancora + su il terzo??)
Sei una grande, sei riuscita ad esprimere tutti i miei sentimenti, sei riuscita a farmi piangere!!! Non avrei mai creduto fosse possibile realizzare questo sogno ma NOI ERAVAMO LI A SENTIRLI, A VEDERLI ED AMMIRARLI con la faccia inebetita e pensando che era vero, eravamo LI...
RispondiEliminaGrazie, grazie, grazie mai espresso quello che io da una settimana mi porto nel cuore e non riesco a spiegare.
TI AMMIRO E TI STIMO!!!
Ma veramente c'è ancora chi crede che le Zitelle sono le donne non sposate?
RispondiEliminaLe Zitelle sono ben altro! Da quando il matrimonio è una discriminante per qualcosa?
Grazie a tutte le new entry!
esattamente quello che penso io!! 15 anni di attesa...15 anni vedendo le ragazzine svenire davanti a loro....e ora...che non sono più una ragazzina...anche io stavo per svenire! l'euforia di averli davanti tutti e 5, e i ricordi che sono riafforati appena robbie ha cantato il famoso pezzo di never forget: c'mon c'mon everybody everybody....mi hanno fatto rivedere me, con mia sorella, io poco più di 7 anni e lei 12...di fronte alla tv guardando il loro concerto a berlino..e imparando tutti i balletti a memoria...questo mi ha dato la forza di non svenire!
RispondiElimina" lui è l'unico uomo che riesce a farti sesso anche quando fa la faccia di pirla."
RispondiEliminasante parole!sante parole! sante parole!!!!
Adesso aspetto con ansia il prossimo blog: quello sullo scompiglio ormonale che segue la settimana post concerto...al punto che hai talmente tanti estrogeni in circolo che ti tornano i brufoli che avevi a 15 anni...e se non ce li hai mai avuti, compaiono per l'occasione!! GOD BLESS ROB's mother!!
Mark non ha la voce da frocio XD
RispondiEliminaMark è il migliore u.u non toccatemi il nano malefico!!!
e comunque io ho 19 anni appena compiuti e sono una thatter da circa 5 anni,ma nonostante ciò,ho pianto..
ho pianto perchè come hai detto tu quelli davanti a noi non erano i poster,le immagini che abbiamo nelle nostre camere da anni (o almeno per me è così XD),ma erano i Take That in carne e ossa.Gary Barlow che intona Patience,Mark che canta con tutta la vocina,che gli esce da quel suo minuscolo corpo,Kidz,Robbie Williams che fa impazzire tutti con la sua Angels e con Could it be magic,Howard che infiamma i nostri cuori con Never Forget e Jason che non la smette un attimo di ballare...insomma abbiamo visto i Take That,che alla soglia dei 40 anni non smettono mai di sorprendere.Io li amerò fino a che vivrò e non consideratemi una piccola bambinetta cretina,perchè loro per me sono importanti come fossero i miei fratelli maggiori o i miei amici più cari...insomma,sono parte importante della mia vita
uh, e che sono le zitelle? :) donne acide? sarà che ormai sono fuori età per il gergo delle 25enni :)
RispondiEliminaUna diciannovenne che segue i TT dalla reunion e non li ha vissuti prima mi fa tenerezza :-)
RispondiElimina@Magie di Memi: http://www.matiseivista.com/2010/12/i-dieci-comandamenti-della-zitella.html
RispondiEliminaamepiaceJason..e Howard..e Gary..indescisa per sempre...gli amo!
RispondiEliminaMa scusa, c'è qualcosa di meglio dei regali in omaggio allegati a Cioè??? Meravigliosi!
RispondiEliminaMa da quanti anni sei in Italia per ricordarteli???? No no.. dì la verità, il Cioè lo prendi ancora, eh? :-)
RispondiEliminaJason non puzza, e Mark non ha la voce da frocio :) E non era il concerto di quattro sfigati/falliti (come li hai definiti tu) più Robbie-Williams-il-re-del-pop, bensì quello dei Take That, che sono cinque, tutti belli e bravi ;)
RispondiEliminano vabbè io sto a morì perché pari pari a Sarinski sono andata nel 95 al forum di Assago a vederli con mio papà, mia sorella, compagna di mia sorella, sorella della compagna di mia sorella e la loro madre. mio papà ogni tanto spariva e andava a fumare (sigarette, dice, ma sospetto che avrebbe preferito qualcosa di più forte), è ancora sconvolto oggi. mi sarebbe piaciuto assistere al 'ritorno' ma sono in periodo vecchiaia inside e ciabatta facile. grazie quindi per il resoconto, mi sono un po' commossa :)
RispondiEliminauuuuuuuuuuhhhhh c'ero anche ioooooooooooooo!!!! che ho 34 anni suonati e sono mark-dipendente!!!!! che serata!!!!
RispondiEliminaIo c'ero!Io c'ero! Io c'ero!!!! E c'ero anche nel 1995 al forum! SCEMA UGUALE.
RispondiEliminaAl "forever mooooooooore" la mia ugola è schizzata direttamente in faccia al mega robottone..perchè AMEPIACEROBBIE :)
Da quando ti ho "scoperta" ho da subito avuto dipendenza dai tuoi post!!!
RispondiEliminaC'ero pur io a vedere i TT (lovvo!) anche se sono una zitella sposata che che ha superato i 30, ho lasciato a casa a Firenze il marito e son partita, non potevo mancare, of course!
Luisa
Un bellissimo articolo. Complimenti. Ho sentito la tua emozione, e mi hai quasi commossa!
RispondiEliminaE io non sono mai stata una fan dei Take That; da ragazzina ascoltavo i Metallica.