martedì 11 febbraio 2014

Running for Zitelle - #Cityrunners: Credevo di essere una sportiva invece ero solo una mezza sega

Sabato c'è stato il secondo allenamento con quei pazzi dell'Adidas e posso dire con assoluta certezza ormai di non avere minimamente alcuna preparazione sportiva nonostante quello che mi credevo.
Io e il mio acido lattico nelle gambe che mi impedisce oggi di avere un'andatura normale dichiariamo ufficialmente di essere una mezza sega.
Sarà che non ho mai corso per la gloria se non quella di riuscire ad arrivare a casa sana e salva, da sabato mi sono resa conto di avere ancora molta strada da fare e in tutti i sensi.
Dopo l'incontro con il mental coach e l'allegata celebrity (Davide Cassani, allenatore nazionale ciclismo) mi è ormai piuttosto chiaro che sei uno sportivo solo se sei uno sportivo.
Mi spiego: gli sportivi ti considerano uno di loro solo se sei uno di loro, come i velisti che parlano tra di loro con un vocabolario completamente sconosciuto al resto del mondo. Solo se capisci di cosa parlano (maratone in montagna, al mare, in collina e in pianura, le dolomiti, il Sahara, gli ironman e quelle cose lì) ti considerano all'altezza di correre con loro, di parlare con loro, di allenarti con loro.
Se non lo sei, non sei nessuno.
Se sei un runner della domenica, sei fuori.
Se sei un runner da palestra, sei fuori.
Se sei un runner improvvisato, sei fuori.
Hai male alla gamba? Cazzi tuoi, tanto non andavi veloce.
Hai dolori e non riesci a muoverti? Peggio per te, significa che corri troppo poco.
Hai dolore al tendine? Metti male il piede!
Beninteso, la testimonianza di Davide Cassani è stata davvero interessante ma non ho potuto fare a meno di notare un celodurismo piuttosto comune tra gli sportivi: IO HO FATTO, IO HO CORSO, IO HO VINTO. Sembrava quell'invasato di Radio Deejay del venerdì che fa gli iron man. Che per chi non lo sapesse non è solo un film/supereroe ma è una tipologia di gara sportiva ai confini della resistenza umana.
Ad ogni modo a fini didascalici ci tengo ad introdurre la testimonianza di Davide Cassani snocciolando i pochi dati che mi sono segnata: ha fatto 800.000 km in bici (non ricordo se in un anno o nella sua vita, per la nota di cui sopra e cioè che NON SONO UNA SPORTIVA, potrebbe essere anche in una settimana), ha corso la 100 km nel Sahara, ha completato la maratona di Pisa (di recente) in 2 ore e 45 minuti.
E sappiate che sei considerato uno bravo solo se completi una maratona in meno di tre ore.
Tuttavia la testimonianza di uno sportivo di professione ha comunque colpito la mente della dolce ragazza in prima fila con lo sguardo spaurito e cioè IO, perché ha parlato di quei piccoli problemi che lui come qualsiasi essere umano deve affrontare se vuole (e lo vuole) continuare a correre, pedalare, macinare km.

Ho capito, da quello che ha detto, che forse mi sento un po' fuori dal giro degli sportivi perché di fatto non mi sono mai fissata alcun obiettivo. Manco un “corro 30 minuti senza fermarmi”. Figuriamoci un “devo fare i 4.30” (una giornata intera per capire il senso di quest'ultima affermazione, per quello dico che gli sportivi non è gente che ama spiegare a chi non ne capisce un cazzo). Invece la leva è esattamente quella: senza porsi obiettivi irrealistici (corro mezzora e il prossimo anno vado a New York a fare la maratona) ma fissando soglie umane.
Per esempio pure lui non ha proprio voglia matta tutti i giorni di correre i 10 km, quindi capita che anziché non correre affatto riduca l'allenamento a sessioni più brevi ma comunque significative (tipo volate di 100 metri che, voglio dire, chiunque le fa quando deve prendere l'ultimo tram prima dello sciopero).
Insomma l'importante è essere onesti con se stessi e capire quando il corpo ha voglia (i muscoli ce la fanno, la fatica è sopportabile, il fiato è sufficiente) e quando invece no (le gambe cedono, il cuore esce dal torace). Governare la mente per governare il corpo.
Nonostante sia uno sportivo di lungo corso però mi ha fatto notare una cosa che effettivamente ho verificato anche di persona: per essere l'ultima delle figlie del porco giuda dei runner (e cioè una che non corre poi così frequentemente) il miglioramento è altissimo. Se corro 3 volte in una settimana posso vedere su Runtastic quanto sono migliorata, quando diminuisce il minuto al km (quel famoso 4,30 di cui prima: se fai un km in 4 minuti e mezzo sei una di loro, per capirsi), quanto aumenta la velocità media.
Sono piccole soddisfazioni ma sono quelle che ti fanno creare una sfida contro te stesso, che ti tirano giù dal divano e ti fanno venire voglia di chiederti “stasera sono io VS i miei polmoni”.
E a proposito di polmoni, è inevitabile che correre (come qualsiasi attività sportiva di medio/alto impatto) porta ad un miglioramento globale della qualità della vita: è inevitabile che uno smetta di fumare, è inevitabile voler mangiare meglio, è inevitabile il benessere generato dalle endorfine (su questo posso metterci la mano sul fuoco pure io).
Infine ha sottolineato quanto è più figo allenarsi in compagnia che farlo da soli: la percezione della fatica è completamente diversa.
E a questo proposito posso dire che sabato, nonostante abbia corso nella settimana precedente cercando di seguire al meglio possibile la scheda di allenamento che mi avevano preparato, la differenza è stata radicale. Oddio, la fatica è stata incredibilmente maggiore ma semplicemente perché quando corro da sola sono più indulgente con me stessa: non ho un passo da tenere e se sento che sto per morire ecco, magari rallento.
Sabato NO.
Sabato ho pensato di morire 3 volte in 40 minuti. Mi veniva talmente da vomitare che cercavo di capire come nascondermi dietro ad un albero per evitare di farmi vedere dal resto del gruppo, soprattutto i runners secchioni che correvano come gazzelle in autostrada mentre io rantolavo in un angolo del Parco di Trenno.


Ero disfatta già al termine del riscaldamento ma vabbhè facciamo finta che fosse solo un'intensa sessione di educazione fisica (sarà che farla al sabato mattina nei 6° del parco la rendeva un tantino più intensa). Poi siamo stati divisi in gruppi classificati secondo la nostra resistenza e io non ho ben capito in quale sono finita, so per certo che per la maggior parte del tempo ho corso da sola senza nessuno davanti e nessuno dietro rendendomi conto di quanto fossi una pippa.

I runners, quelli nelle foto che sono esteticamente distinguibili dal resto del mondo perché GRIGI, correvano invece come Pollyanna su un prato, senza sentire la fatica, come un branco di pipistrelli che arrivano tutti in un colpo velocissimi e te ti devi scansare che se no ti vengono addosso.
Non ci sono molte foto della sottoscritta perché, temo, di non essere riuscita a mantenere sul viso quell'espressione di grazia e leggiadria che la mia maestra di danza tanto ha tenuto ad insegnarmi per mascherare l'inevitabile dolore della scarpette da punta.
In cambio c'è una bella foto di me al buffet, sai mai che si metta in dubbio che io mangi.

Questa settimana, acido lattico e tempo permettendo, conto di tornare a correre (per non fare quella che rantola anche al prossimo giro) e se anche voi come me vi state cimentando in questa titanica esperienza è necessario parlare di cose fondamentali come:
1_ Che musica ascoltare
2_ Come tenere i capelli
3_ Cosa mettersi per uscire.

Procediamo con ordine:
1_ La musica da ascoltare ovviamente dipende dai gusti e da me non avrete mai, e dico mai, playlist di rock indie dell'ultimo gruppo sfigato di Londra. No, io sono mainstream come un paio di mutande Sloggi e A ME MI PIACE LA MUSICA POP.
Che poi non se nemmeno se sia pop o se ora faccia più figa dire R&B, funkie, hip-hop o whatever.
Ad ogni modo il dettaglio principale per me è che siano versioni live. So che c'è chi odia i live ma io li amo da quando ero alle medie perché mi sono resa conto che quando nei concerti l'arrangiamento finisce per essere sempre diverso e, guardacaso, pure migliore. In più vuoi mettere quanto ti gasa sentire Beyoncé sul palco e la gente che urla?
La mia playlist al momento prevede dei gran pezzoni di Beyoncé e di Madonna e appena capisco come scaricare la musica senza passare necessariamente sempre dal mio ragazzo scaricherò anche Britney, Lady Gaga e ogni sorta di pezzo anni '90 che mi faccia venire voglia di ballare.
Giusto per farvi un esempio di solito comincio con questa di Madonna e poi questa, questa, questa, questa....

2_I capelli sono un vero e proprio dramma perché se mi danno fastidio finisco con il deconcentrarmi del tutto. Per me è importante che spariscano, non li devo sentire sbattere sul collo, motivo per il quale non porto mai la coda di cavallo.
La soluzione che ho trovato per quando corro indoor è di farmi la coda alta, fare una treccia alla meno peggio (ho i capelli scalati quindi è veramente molto abbozzata) e infine attorcigliarla su se stessa e fermarla con un elastico con i gancetti. Se è tutto ben fermo regge anche la corsa.

3_Ovviamente in questo momento sono griffata Adidas anche nelle mutande come Balotelli ma posso dirvi che i capi fondamentali sono: le scarpe (gialle tamarro! gialle tamarro! tutta la vita), il k-way, la magliettina della salute in tessuto supertecnico e qualcosa da tenere in testa.

Io ora uso dei fuseaux lunghi, la maglietta a maniche lunghe, un giacchino con la zip, il k-way e un cappellino in lana regalo di compleanno di qualche anno fa. E potete notare con quale eleganza porto il mio onestissimo outfit:


Ora scusate vado a prendermi due pastiglie di vitamine per spurgare l'acido lattico che ancora è padrone di me.
SHARE:

19 commenti

  1. Io sono ferma all'elastico con i gancetti. Innovazione pura!

    RispondiElimina
  2. Ricordatemi così. Con la faccia sciolta mentre dicevo "dai che ce la facciamo." Ma dentro sapevo di mentire.

    RispondiElimina
  3. dai che ormai sei ufficialmente "una di noi"

    RispondiElimina
  4. Zit, dovresti partecipare con una t-shirt "I'm a blogger, I usually WRITE".
    Loro non capirebbero (sono sportivi), ma sulle foto saresti una bomba.
    Non ci sono foto di te che corri, ma un primo piano da paura nella sala-del-regno.
    L'etere ricorderà solo questo.

    RispondiElimina
  5. corro da circa 4 anni. e "sei una di noi" quando corri con la gioia nel cuore. non col garmin al polso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottimo, non so nemmeno cosa sia un Garmin!

      Elimina
    2. io si, ma il cardiofrequenzimetro meglio non usarlo quando si corre... vai continuamente oltre la soglia cardiaca e ti viene il panico di collassare ;)

      Elimina
  6. Sei una di noi quando corri con le merendine in borsa.

    RispondiElimina
  7. Solo un appunto: se è ancora padrone di te non è acido lattico, è DOMS. :)
    Ciao!

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  9. Da adolescente ero in una squadra di nuoto sincronizzato e a 40 anni nuoto ancora e vado in palestra, ma preferisco il divano e la tv... lo sport deve essere qualcosa che ti tiene in forma e ti fa scaricare in nervi...questi runner/sportivoni di ferro sono degli ex adoloscenti frustrati che non hanno avuto la possibilità di essere realmente competitivi nell'età in cui lo si è veramente... il marito di una mia amica (assodato che non ha gareggiato in adolescenza) si spacca di maratone...ultimamente si è collassato al traguardo, ma non molla...incrociamo le dita per la sua famiglia e benediciamo i nostri mariti/fidanzati PIGRI ;)
    PS corro tranquillamente per un ora di seguito ;)

    RispondiElimina
  10. zit sei stupenda anche in tuta! una volta allenato il corpo ecco un piccolo consiglio per il viso ( che di per se ora ha tutto da invidiare ;))
    http://feltrinelly.blogspot.com/2014/02/cose-da-ricordare-me-gli-occhi.html

    un kiss
    feltrinelly

    RispondiElimina
  11. Eccomi zitella runner a rapporto! Corro da 2 mesi e sono passata da 5 km in 45' ai 9km in 1h.03,obiettivo per l'estate 10km in 1h.. speriamo di farcela! Cmq la musica è tutto per me che vado sola, concordo sul discorso capelli ed abbigliamento, faccio come te, ma del telefono vogliamo parlarne? Adesso ho la tasca del kw ma fra poco dove cavolo me lo metto? La fascia al braccio è fastidiosissima! Continua a raccontarci cosa ti dicono i guru eh, mi raccomando ;)

    RispondiElimina
  12. Zitella al primo giorno di palestra, presente.. Come non condividere le tue paturnie sul cosa mettersi... Ma come faranno tutte quelle tizie curatissime a sembrare fighe anche facendo sport? Non lo capirò mai :-(

    RispondiElimina
  13. Usa questo per scaricare musica Zit! Trasforma i video di youtube in files MP3, pronti pronti per essere aggiunti alla tua libreria di iTunes! (http://www.youtube-mp3.org/it

    RispondiElimina
  14. Ma dai tutti sportivi!!!! Vi prego ditelo anche me dove trovate la voglia: ti sto ti sto leggendo sdraiata sul divano col computer sulla panza mentre sgranocchio tortilla fritte nell'olio di palma.. AHAHAHAHA

    RispondiElimina
  15. Condivido assolutamente tutto, bellissimo post :)

    http://desperatefashionistas.blogspot.it/

    RispondiElimina
  16. Mi hai fatto morire dal ridere! Post fantastico! www.thecornflowercorner.com

    RispondiElimina

Condividi

Blogger Template Created by pipdig