giovedì 20 settembre 2012

Cazzomimetto Matrimonio col freddo

E' INCREDIBILE.
Siamo a settembre inoltrato e c'è ancora gente che vuole sposarsi quest'anno.

Ma io dico tu, sposa, ma cosa ti dice la testa quando ti viene in mente di sposarti ad OTTOBRE? A NOVEMBRE? A DICEMBRE? Ma cos'è, ti stanno sul culo le tue amiche?
Perché trascinare decine e decine di invitati in quel tunnel senza uscita che è il CAZZOMIMETTO MATRIMONIO COL FREDDO?
E' già difficile, spaventosamente difficile, mostruosamente difficile riuscire a vestirsi per un matrimonio in primavera e in estate, lo dimostrano le mille variabili che si possono presentare (è di mattina? È di sera? É al municipio? É in chiesa? Devo mettere la stola? C'è un prete illuminato che non si scandalizza per una spalla scoperta? Il rinfresco è all'aperto? La sposa amerà il lilla? Potrò mettermi il vestito comprato ai saldi l'anno scorso?), figuriamoci di inverno.
O in autunno.
In questi mesi in cui non si sa abitualmente cosa indossare per andare al lavoro ogni santa mattina che dio manda su questa terra, figuriamoci per andare in chiesa.

Al momento io sono combattuta tra il perpetuare ad indossare gonne (ormai celeberrima la mia gonna lunga rosa cipria) e il rassegnarmi ai pantaloni.
Combatto con me stessa ogni mattina se indossare ancora per una volta i jeans bianchi (sì, sono una provinciale che si veste da gelataia, embhè? Sarà che gelataia lo sono stata veramente) o se invece sfoderare i pantaloni di velluto a coste. Non mi capacito del fatto di non poter indossare più il mio Vestito Estate 2012 a sottoveste e di dover rispolverare i pantaloni di (eco)pelle da battona. Ma tant'è, niente di quanto sopra riportato mi sarà d'aiuto al centordicesimo matrimonio che devo presenziare quest'anno (siamo a quota quattro, senza contare i due dei quali ho ricevuto solo la partecipazione e non l'invito. Poi un giorno qualcuno me la spiega questo classismo tra partecipazioni ed inviti).

Il matrimonio è a fine ottobre.
Coppia di amici del mio ragazzo quindi, come sempre, devo essere esponenzialmente figa perché devo pisciare il territorio.
E anche se non fosse, essere figa non fa mai male.

Io ve lo confesso, sono arrivata al punto che potrei anche indossare il nero.
Potete immaginare quanto io possa essere disperata quindi?
Cheppoi, ai matrimoni si tende a voler sempre comprare qualcosa di nuovo, perché è un occasione speciale, perché mette più di buonumore un abito nuovo, perché sembra che ci si sia fatte un regalo in onore degli sposi.

Certo è che i matrimoni sono un salasso però.
Insomma, io arrivo ad Ottobre che non so che minchia mettermi.
E sta per cominciare Quella stagione. La stagione CHE HO SEMPRE FREDDO.
La stagione che piove.
La stagione che ci si imbacucca.
La stagione che si rodola.

Che mettersi quindi?
Partiamo da un presupposto fondamentale: in tante mi avete scritto questa primavera come qualche settimana fa chiedendomi se mettere questo o quel tubino con le calze.
Vi prego.

Siamo serie.

Fino a che non siete sull'orlo del cagotto compulsivo NO.
Stiamo parlando di matrimoni tra settembre ed ottobre, siamo ancora sull'orlo del precipizio di fine estate.
Abbiamo, avete, ostentiamo ancora le gambe gli stinchi abbronzati.
Non fate come quella MILF della Middleton (che se siete sue fan allora VIA DI QUA) che indosserebbe le calze velate anche per scendere dal letto, salvo poi dimenticarsi di mettersi il pezzo sopra del costume MA CERTO TANTO I PAPARAZZI MICA TI STARANNO GUARDANDO.

Quindi, visto che pure Oggi Mordo è in pieno turbamento da Cazzomimetto, vediamo di cavarne fuori qualche idea.
Siamo a settembre, ottobre, chel che l'è. 
Significa che le possibilità che possa piovere e/o fare freddo sono del 80%.
A mio avviso le maniche lunghe sono d'obbligo ma questa cosa delle maniche, questi BRUTTI BRUTTI PENDAGLI CHE PENZOLANO DALLE SPALLE, agli stilisti piace poco.
Massì, stiamo sbracciate in pieno ottobre, ecchessarà mai! Mica rischiamo di prendere l'ebola dopo tutto.

Inoltre, altro elemento fondamentale nei matrimoni di fine anno è che GLI INVITATI NON C'HANNO PIU' LI SORDI. Certo, sposini tenerini, i vostri invitati si saranno scialacquati le finanze nelle ferie appena trascorse e nei matrimoni dei mesi più cristiani, come MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO! E adesso? Tocca trovare un vestito che costi poco. E che faccia scena.



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martedì 18 settembre 2012

Fighedomani, come procede: ma vaffanculo

E' passata qualche settimana da quando è cominciato il movimento Fighedomani, è giusto sapere come sta procedendo una delle socie fondatrici.

Come sta procedendo? DI MERDA STA PROCEDENDO.

No. Io non sono tra quelle che vanno su Facebook a urlare ai quattro venti “EHHHY, HO PERSO DUE CHILI”.
No, io non ho perso un cazzo se non la pazienza.
E quando qualcosa non mi riesce a me sta pure sul culo sapere che qualcuno ce la sta facendo.
Stazzitta sta dimagrendo? IO LA STO ODIANDO.

Perché non parliamo di quelle volte in cui sei a dieta e qualcosa ti fa passare la voglia?
Di quelle volte che nonostante tutte le buone e sacrosante motivazioni che gli altri ti danno, che la tua coscienza ti fornisce, che la vita che ti circonda ti offre...ti viene solo voglia di urlare una grandissimo MA VAFFANCULO a tutto, a tutti, a tutte le foto before-after, a tua madre obesa che trova i modi per renderti la vita impossibile, alla vita che non ti soddisfa, alla felicità che va a puttane, ai dolori del passato, alle delusioni, agli obiettivi, ai tanti obiettivi mancati nella vita.

Sì, ho voglia di dirvi MA VAFFANCULO.


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lunedì 17 settembre 2012

Di Titanic e di camicie di ciniglia fuxia nel 1998

In questi giorni mi hanno fatto pensare al 1998.
Avevo 15 anni.
Ero in seconda superiore.
Avevo dato da poco il mio primo bacio.

Quel giorno, indossavo pantaloni Miss Sixty neri, a zampa di elefante.
Gli anfibi. Quelli tarocchi, non quelli che avevano tutte. I miei si chiamavano Logan. Ma non centravano nulla con Della Valle.
Quasi sicuramente, visto che era una Grande Occasione Mondana, portavo pure la mia camicia di ciniglia fuxia preferita. Quella messa al matrimonio di mio cugino Enrico.

Ero ancora ebbra dalla scorpacciata di Romeo + Juliet uscito forse l'anno prima.
La raccolta di figurine, la raccolta di cartoline (ancora impressa la foto di Lui con un cigno in braccio), la raccolta di locandine, la raccolta di qualsiasi oggetto con impressa la sua faccia (il minipandorino nella scatola di latta, AD ESEMPIO).
Noi, generazione delle nate nei primi anni '80, abbiamo avuto la fortuna di stupirci per effetti speciali quando erano veramente speciali e non all'ordine del giorno.
Non c'era stato Harry Potter, non c'era stato Twilight e nemmeno High School Musical.
Il nostro dio, nel 1998, era solo uno ed era bello, dio com'era bello, pareva che il suo viso fosse stato disegnato direttamente da Giotto, biondo e con la bocca di fragola come diceva un'altra in quel periodo, magro ed efebico come solo certi modelli di Jil Sander ora potrebbero essere.

Il nostro dio, nel 1998, era Leonardo Di Caprio.

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giovedì 6 settembre 2012

Macchianera Italian Awards 2012

Ho voluto aspettare qualche giorno prima di dirvelo. Che magari lo sapete già perché l'avete letto su Twitter. O sul blog di Stazzitta. O nella vostra rassegna di blog quotidiani.
Fatto sta che a quanto pare sono stata nominata.
A quanto pare potrei calpestare un red carpet. No, non il Festival del Cinema di Venezia o quello di Roma.
Ma il red carpet dei Macchianera Italian Awards 2012.

Prima di tutto vi ringrazio: non potete nemmeno immaginare che onore sia per me essere riconosciuta, anche solo un pochino, anche solo marginalmente, in una manifestazione che di certo non sarà gli Oscar, ma è piuttosto importante per chi frequenta molto il mondo di internet e della blogosfera.

Non sono stata nominata con il mio blog ma con una delle tante castroneria che dico su Twitter e più precisamente con questa:


Io e Stazzitta stiamo pensando di andarci a fare un giretto a Riva del Garda, per conoscere un po' di gente, per vedere in faccia certi account Twitter ma anche per farci un romantico giretto sul lago.
Va da sé che se dovessi vincere e io fossi lì, bhè insomma, forse è la volta buona che una foto al viso me la faccio fare.

Per votare, non serve Twitter, basta solo un indirizzo mail.

Io sono stata nominata nella categoria al punto 15 – Miglior Battuta di Twitter (mioddio, addirittura?), però mi permetto di segnalarvi che:
- al punto 5 come Miglior Promessa c'è il Bloggo Esistenziale della Costanza: una cronaca micidiale della sua vita a Londra;
- al punto 12 come Miglior Tweet c'è Sarinski che non ha di certo bisogno di presentazioni, ma se ce l'avesse, direi che è il giusto mix di cattiveria caustica e umorismo micidiale;
- al punto 18 come Miglior Sito Cinematografico ci sono i400calci.com con cui ho collaborato lo scorso San Valentino, facendoli implodere mentre commentavo Il Giustiziere della Notte 3 come una cheerleader commenterebbe il Superbowl;
- infine al punto 28 come Tweeter Più Simpatico c'è Stazzitta, mia compagna a delinquere e Madre Superiora delle Fighedomani.


Di sbatty c'è il fatto che bisogna esprimere una preferenza per ogni fottuta categoria, espediente attraverso il quale l'organizzazione spera di allargare il pubblico dei nominati, facendo pubblicità a tutti e costringendo i votanti ad esprimere un voto sensato, documentandosi sulle opzioni. Di fatto, si costringe la gente che s'intende di vignette e vignettisti o di mamme e bambini di avere anche un opinione politica, o in merito alle mode del momento.
Non sono certe le primarie del PD ma non nego che se dovessi vincere mi farebbe molto piacere. E no, non ci sarà un giveaway di piselli giganti in cambio, però credo che sia il giusto segnale che mi serviva per tornare qua.
Questo è il modulo per votare, lo si può fare fino al 26 settembre. Il vincitore verrà annunciato il 29 Settembre a Riva del Garda.

Ad ogni modo, GRAZIE.

E se vi fosse sfuggito, è comparsa una nuova rubrica nella newsletter del 12Camp, si chiama "Ma ti sei vista con quelle scarpine?". Sono io, parlo di scarpe, alla mia maniera. Per iscriversi, cliccate qui.

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martedì 4 settembre 2012

Di quel giorno che mi è arrivato un pisellone gigante per posta ma lo chiamavano massaggiatore

Ciao, sono l'ultima di una lunga serie di blogger alla quale quest'estate è arrivata per posta la Smart Wand della Lelo.
Certo, potrei fare un cappello introduttivo dicendo che è un massaggiatore di ultima generazione, che è pratico, leggero, ergonomico, elegante, di classe, profumato, di design, moderno e chic.

Ma la verità è questa: sembra un pisello gigante.

Ma le similitudini con un pisello tuttavia si fermano qua.
I piselli non hanno i pulsanti, i piselli non sono viola (!), i piselli non hanno otto-velocità-otto (al massimo ne hanno tre o quattro, ma alla quinta volta che chiedi di cambiare ritmo è più probabile un “vaffanculo”), i piselli non li rimetti in una custodia e li infili in valigia, i piselli non si accendono quando vuoi tu ma soprattutto i piselli non si fermano (!) quando vuoi tu.
Insomma, quando mi è arrivata, il mio ragazzo non ha potuto trattenersi dal dire “ma oh! Ma questi cosa pensano, che non trombi abbastanza?”. E in effetti la Smart Wand (mega pisellone per gli amici) si aggiunge alla Mia che ho vinto (giuro) tramite il primo e unico giveaway al quale abbia mai partecipato, sul blog della Snob.
Magari non ve ne ho mai parlato ma Mia è un minivibratore (questo sì che lo si può chiamare così) che si ricarica attraverso la porta usb, tascabile e molto, molto divertente.

Molto.
Divertente.
Ahem.

Contrariamente alla paperella regalatami l'anno scorso, anche Mia propone orgogliosamente diverse velocità.
Diverse velocità significa che si può cominciare piano. Molto piano. Poi accelerare, avvicinarsi alla GIOIA, poi rallentare. Poi ricominciare, fare piano, velocizzare un po', scaldarsi, poi aumentare.... e ancora, e ancora, e ancora. Insomma, ci si diverte parecchio. Da sole, ma anche in coppia. Fidatevi.

Piuttosto, tornando al megapisellone...


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