mercoledì 7 maggio 2014

Met 2014: Charles James chi?

Era abbastanza nell’aria che quest’anno il Met non ce lo saremmo filato di striscio, con un tema come “Charles James, Beyond Fashion” non si poteva che riassumere l’evento dell’anno con un grandissimo CHARLES JAMES CHI?

Anna Wintour è liberissima di tagliare fuori il 90% della Moda Che Conta dal Met (e cioè noi italiani) ma quello che si avrà per contro sarà il grandissimo mappazzone che abbiamo visto.
Un WTF dietro l’altro, metri e metri di pizzo e raso buttati a muzzo, un dress code chiaramente pubblicizzato per l’occasione per evitare cadute di stile che altro non ha portato che una manciata di uomini in cravatta bianca. Fossi in Anna Wintour mi chiederei dove ho sbagliato se alla fine della serata tra le meglio vestite c’era Kim Kardashian.

Sono così delusa dal red carpet che quasi mi scoccia dire che mi hanno facilitato il lavoro.
Classificarle non è stato difficile:
_You didn’t get the memo
Quelle che chiaramente non hanno ricevuto indicazioni sul dress code della serata che, ça va sans dire, andrebbe rispettato seguendo il tema della mostra. A questo giro era dedicata al sarto più famoso del mondo (certo) quindi un pizzico di couture d’altri tempi non avrebbe guastato, anche a costo di sembrare fuori luogo. Dopotutto, si pagano pur sempre 25.000 $ per accedere all’evento, seguire il tema sarebbe cosa gradita.

Maggie Gyllenhaal – Valentino; Florence Welch – Valentino; Janelle Monae – Tadashi Shoji;
Monica Bellucci – Dolce & Gabbana

Con tutto il rispetto per i designer citati qua non mi sembra che il tema couture sia evidente. Alcuni pezzi meravigliosi (Valentino, guai a toccarlo) ma altri banali (pizzo), eccessivi (mantella), fuori tema (pantaloni). Non sempre vale tutto, bisognerebbe ricordarlo.

Dita Von Teese – Zac Posen; Diane Kruger – Jason Wu per Hugo Boss; Kendall Jenner – Topshop;
Naomi Watts – Givenchy; Leighton Meester – Emilio Pucci



SHARE:

Condividi

Blogger Template Created by pipdig