lunedì 28 novembre 2016

Guida ai lavori della moda

A furor di popolo in quel di Snapchat pare che in tante vogliate sapere “come lavorare nella moda”. Ho ricevuto mail, messaggi, richieste d’aiuto di ogni tipo.
Io vi ringrazio ma temo di non poter dare una risposta unica, esauriente e soddisfacente ad una domanda del genere.
Perché?
Partiamo da un assunto di base: la moda è “solo” un tipo d’industria.
E’ un’industria come quella automobilistica, quella alimentare o quella farmaceutica.
Vi prego, se dobbiamo parlare, rimaniamo con i piedi per terra.
Niente “oddio la moda, come sei fortunata” e niente “ci sono un milione di ragazze che ucciderebbero per quel posto”.
Lavorare nella moda non corrisponde a una sacra unzione, non si è degli eletti.
E lo dico consapevole del fatto che in 4° (e 5°) elementare mi firmavo “Lucia Zuliani la Stilista” su tutti i figurini che disegnavo e regalavo alle mie amiche.
“La moda” innanzitutto non è una professione. Spesso, per cercare di spiegare che lavoro faccio a chi è a digiuno dei lavori nati negli ultimi 30 anni, mi ritrovo a dire “lavoro nella Moda” così il mio interlocutore capisce una cosa simile a “lavoro in ospedale” e non va oltre.
A causa di questo, qualche anno fa, al mio Paesello c’era gente che pensava che io facessi o la modellahahaha o la stilistahahahah!


Perché la moda, grazie all’aura di prestigio (che fa essa stessa parte della sua definizione) di cui è circondata, sembra tutto e niente.
Moda è il giornale con la copertina patinata che leggi dalla parrucchiera.
Moda è le sfilate couture a Parigi.
Moda è Guillermo Mariotto che fa il giudice a Ballando con le Stelle.
Moda è la fashion week di Milano.
Moda è Enzo Miccio che da consigli di stile.
Moda è la campagna vendita delle pre-collezioni che ti fa il 70% del fatturato.
Moda è Mariella Milani che commenta le sfilate da Tg2 Costume & Società.
Potrei andare avanti all’infinito.
Credo che quasi tutti tra voi che mi leggete avrete pensato o sentito dire da qualcuno (magari anche anziano) una delle frasi qua sopra.
La moda spesso sembra fumo negli occhi e per questo purtroppo, soprattutto in Italia, non viene considerata alla stregua di quello che è (un industria che fattura miliardi) ma solo un argomento poco serio, a tratti frivolo.
Non so se esiste già qualcosa del genere in rete, a giudicare da quante persone me l’hanno chiesto pare di no.
Ecco quindi un overview generale di quelle che sono le professioni più generalmente coinvolte in un’azienda di moda.

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