A tutto si
può rinunciare ma non agli Oscar.
Vi ringrazio
per la pazienza e per l’attesa, ormai lontani i tempi in cui potevo raccogliere
il materiale per i post e pubblicare nel giro di 48 ore.
Le pagelle
da red carpet, incredibile a dirsi, in questi 5 anni, sono diventate argomento
di discussione un po’ dappertutto e presto mi aspetto di vedere uno speciale
“Oscar red carpet” anche durante La Prova del Cuoco.
Una
settimana di tempo però mi permette di osservare le panoramiche offerte in quasi
tempo reale dagli altri e poter sfrondare l’inutile, l’eccessivo.
Lontani i
tempi dei Louis Vuitton di Michelle Williams, i Givenchy di Rooney Mara e Cate
Blanchett, i Tom Ford di Gwyneth.
L’effetto
“wow” ha lasciato il posto all’effetto “ewww”: Lady Gaga, Scarlett, Solange
dico a voi.
Ho raccolto
le migliori 10, perché anche volendo, non sono riuscita a trovarne di più.
Partendo dal
basso della classifica, al 10° posto troviamo:
10_L’unica,
inimitabile, iconica, splendida, inossidabile e inespugnabile MERYL STREEP.
Lanvin
E’ lui, il
signor blazer che fa il miracolo: svecchiare l’accoppiata bianco e nero e
rendere attuale un abito da sera (forse uno spezzato gonna + blusa) su una
splendida 65enne.
Le maniche
lunghe nascondono gli avambracci che quando non si è più giovanissime è
consigliabile saper celare con maestria. La cintura spezza la colonna dando
movimento e delineando le forme.
E’ inutile,
Meryl c’è ancora e continuerà a dettar legge per molto tempo a venire. Voto:
8.5
9_JULIANNE
MOORE
Chanel
Perché,
perché dio mio scegliere Chanel quando potevi avere Tom Ford e passare alla
storia?
Perché
piegarsi al dominio di Kaiser Karl con un abito che non dice nulla o, se lo
dice, lo dice talmente male da doverlo ignorare?
E’ vero,
l’ho messa al nono posto delle Best Dressed perché lei è pur sempre Julianne e
poteva mettersi anche un Ovs che ci avrebbe convinte lo stesso. Tuttavia avrei
preferito qualcosa di più colorato, più vivo, più strutturato, meno pailettato,
meno impalato, meno ricamato come un dolce austriaco. Voto: 7
8_MARION
COTILLARD
Dior Couture
Ormai i red
carpet per le donne sono come i mondiali per un uomo.
Apro Twitter
e leggo commenti da gente che non ne sa mezza ed è come quando durante i
Campionati del Mondo leggo di ragazze tutte laureate in fuorigioco quando in realtà
ancora non sanno distinguere un difensore da un attaccante.
Quando leggo
“che merda l’abito della Marion” io provo la stessa cosa che prova Mourinho quando gli
dicono che la sua squadra (qualsiasi essa sia, figuriamoci se lo so) gioca di
merda.
Un
grandissimo “ma che ne volete sapere” cerca di esplodere dentro di me e
riversarsi sul feed di Twitter ma no, per quieto vivere del popolo del web
decido di tacere e sfogarmi qua, nel mio spazietto privato.
Ho scelto
questo punto di vista dell’abito perché, dio mio, è così facile.
E’ un abito
splendido con quel dettaglio a sacchetto sulla schiena che renderebbe qualunque
essere umano un insaccato di provola e invece su Marion è la perfezione.
Davanti,
sono d’accordo, l’abito non è molto speciale ma lo è per riequilibrare la
struttura posteriore. Se avesse avuto anche solo un ricamo, un’applicazione,
una cucitura di più sul frontale avrebbe appesantito l’intero abito che invece
così ha il suo colpo da maestro quando meno te lo aspetti. Sul materiale
scelto, purtroppo, non posso dire molto se non che lo trovo sofisticato e
all’avanguardia. Certo, i paragoni con gli assorbenti, il sushi o le reti per
delimitare i cantieri sono facili e banali ma se dovessimo affrontare così ogni
tentativo di sperimentazione a quest’ora ci vestiremmo ancora con le foglie di
fico. Voto: 8.5
7_RITA ORA
Zac Posen
Da una che
si presenta nuda più o meno dappertutto non mi potevo aspettare un tale passo
da gigante nella scelta dell’abito da Oscar. Invece Zac Posen che sta alle
celebrities di Hollywood quanto i braccialetti di Cruciani ai calciatori di
Milano Marittima, ha fatto il miracolo. O per lo meno, ci ha lasciato con il
dubbio che forse stavolta s’è messa le mutande.
Un abito che
ricorda molto Ursula della Sirenetta, un po’ come tutti gli abiti usciti dalla
matita di Zac, riesce nella mirabile impresa di far sembrare finalmente Rita
Ora una donna di classe. E infatti, nel solito After Party di Vanity Fair poi
ha deciso di riequilibrare le cose, ma vabbhè per questa volta apprezziamo lo
sforzo. Voto: 7
6_GWYNETH
PALTROW
Ralph & Russo
Ok
oggettivamente non si può dire che l’abito sia brutto.
Oggettivamente
non si può dire che lei sia brutta.
Oggettivamente
nemmeno il colore è brutto.
Allora cos’è
che non va?
Quel fiore
che ricorda una confezione regalo anni ’80?
Il monospalla?
Quasi quasi
preferivo la Gwynnie quando faceva la MILF smandrappata con la pancia, o le
gambe o la schiena di fuori.
Per il resto
lei è come Kate Middleton: non puoi dire che sia cessa perché non lo è, ma
rimane quel ghigno satanico da prima della classe che la fa rimanere sempre e
regolarmente la Regina delle Frigide. Voto: 6
5_NAOMI
WATTS
Armani Privé
Dio mio cosa
darei per essere Naomi Watts. Per avere quel corpicino asciutto e quell’eleganza.
46 anni e
molte rughe, com’è normale che sia e come è normale che si vedano negli schermi
giganti dei cinema (sì, ho visto Birdman proprio ieri sera).
Come già
detto per i Globes lei ormai nella mia testa è compagnuccia di merende di Julia
Roberts e il mio sogno è vedere Julia, Meryl e Naomi (e Cate) girare un film
insieme.
[Immortalate
questo momento: sto per fare un complimento ad Armani].
L’abito è
uno splendido Armani Privè: non è banale, non è rosso (con Rocio a Sanremo
abbiamo dato abbastanza) ed è addirittura moderno. Grande Giorgio, sappi che
per me non è colpa tua se Madonna è caduta. Voto: 9
4_KEIRA
KNIGHTLEY
Valentino Couture
Dalla
passerella al pancione di Keira il passo è stato brevissimo.
Dopo qualche
iniziale faux pas nello scegliere gli abiti durante la gravidanza, ora Keira ha
trovato la giusta strada.
Per fortuna
non siamo costrette a vedere una gravidanza come quella della Blake, a botte di
abiti super aderenti e stivalate da Catwoman.
Valentino è
sempre un’ottima strategia (vedi alla voce Kasia Smutniak) e infatti l’aria da Elisa di Rivombrosa è perfetta per il viso
rinascimentale di Keira. Voto: 9
3_ROSAMUNDE
PIKE
Givenchy
Finalmente
Rosamunde! Non so se sia peggio quella vocina fastidiosa in Gone Girl o la
caterva di abiti penosi che ha indossato a tutte le premiere.
Ci serviva a
tutte un bel Givenchy come non se ne vedevano dai tempi di Rooney Mara (e come
non ne vedremo per un po’ temo), ci voleva quest’abito che sembra ad anfora ma
in realtà riesce a tenere su quello che deve tenere su (#bocce) e valorizzare
il resto (#fianchi). Poi per lo sguardo da stronzetta amica di Gwyneth ne
parliamo un’altra volta. Voto: 8.5
2_JENNIFER
LOPEZ
Elie Saab
Dai, lo
sapevate.
Lo so,
quelle bocce lì buttate in faccia a chiunque forse non le ha digerite nemmeno
il povero Elie Saab, ma d’altra parte il mondo non è fatto solo di pianelle
come me e grazie a dio esistono LE TETTE.
J.Lo ama
sottolineare questo concetto e preferisco le sue che quelle di Katy Perry.
Fa un certo
effetto vedere Barbie Fiori di Pesco con le zinne di fuori e lo sguardo da
cougar affamata, è pur sempre un Elie Saab per dio!
Però
riconosciamolo, per essere J.Lo, per essere gli Oscar, si sono fatti passi da
gigante. Voto: 9
1_EMMA STONE
Elie Saab
L’Awards
Season è stata una lunga sessione di preliminari che c’ha fatto sognare,
ansimare e immaginare il climax.
Elie Saab,
Emma Stone. Le stesse iniziali, speriamo l’inizio di una lunga e proficua
collaborazione.
Finalmente
non c’è stato nessun inciampo di Jennifer Lawrence a distrarci, nessun’Angelina
con la gamba di fuori per rovinare la scena o una Natalie a flirtare con i
flash. E’ stato un One Woman Show.
Il verde sta
alle rosse quanto il giallo alle bionde: dosato al millimetro può fare
miracoli.
Sogno,
fortissimamente sogno, di vedere un giorno Emma ritirare un Oscar in Elie Saab per
ritagliare la foto e incollarla nel mio quaderno immaginario di abiti che
passeranno alla storia. Voto: 10
Dalle stelle
passiamo alle stalle e infatti:
SCARLETT
JOHANSSON
Atelier Versace
Dai, no.
Innanzitutto
premetto che non sono una fan del “undercut”. Ho un’amica che continua
inspiegabilmente a raparsi mezza testa e ancora non mi spiego per quale cazzo
di ragione una con i capelli lunghi fino alle spalle decida deliberatamente di
vivere in piena Sindrome della Ricrescita per anni.
Tuttavia va
di moda e sono costretta a prendere atto e limitarmi a tacere, dopotutto mi
sono fatta certi tagli (vedi alla voce II media) che me ne dovrei stare solo
zitta. A dirla tutta ad alcune persone sta bene, alla mia amica sta davvero bene
perché ha un visino da bambola di porcellana, uno stile bon ton, intelligente
una volta e mezza quello che sono io e da una così quando ti aspetti che indossi
gli orecchini di perle poi SBAM, eccoti la testa rasata.
Tanto punk e
sopra le righe è il taglio di capelli, tanto lezioso delicato e femminile
dovrebbe essere il resto per poter bilanciare il tutto. Questo Atelier Versace
però non è speciale, non è esageratamente femminile (Donatella, sai fare di
meglio lo so) e il punto focale è il collier. Io invece avrei puntato su
tutt’altre forme, tutt’altri tessuti.
Per esempio,
quanto più ci sarebbe piaciuto vederla in un Giambattista Valli piuttosto? Voto: 4
LADY GAGA
Alaia
I meme si
sono sprecati su quest’abito ma soprattutto sulla dimensione di quei guanti.
E’ un po’
ingrassata e non ci sarebbe nulla di male come dico sempre (vorrei dirlo anche
a me stessa ma sono da mesi nella disperazione più totale) se solo sapesse
trovare abiti che la valorizzino.
Ormai è
passato il tempo in cui “doveva” far parlare di sé e delle sue mise. Ora ha
bisogno di far parlare la sua musica che pare non avere più direzione (dalla
dance alle musica da crooner con Tony Bennet?). Forse è ora di adottare del
sano minimalismo, Gaga. Voto: 3
JENNIFER
ANISTON
Atelier Versace
Concludo questa carrellata di malvestite con immenso dispiacere.
Non solo non
è stata nominata per Cake (l’ho visto, lo consiglio soprattutto a chi ha
esperienza di dolore cronico in famiglia) ma il cambio di stylist non ha –ancora-
fatto il miracolo.
Bugia: il miracolo
l’ha fatto (non è un abito nero) ma ancora c’è ancora qualcosa di
sbagliato.
Tecnicamente
non lo so nemmeno spiegare ma siamo passati dal nulla assoluto degli abiti neri
(zero femminilità, fantasia, sensualità), alle bocce di fuori senza alcun motivo e soprattutto senza alcuna fase intermedia. L’abito è splendido nella sua normalità ma
allora perché non mi fa lo stesso effetto di, per dire, Naomi Watts? Voto: 5
Un breve e
saggio recap del solito After Party di Vanity Fair: quest’anno va di moda il
nudo. In tutti i sensi.
Gigi Hadid, Irina Shayk - Atelier Versace; Rita Ora - Donna Karan
Rita Ora,
Gigi Hadid, Irina Shayk. Nessuna a quanto pare aveva il ciclo, nevvero?
Trovo
davvero triste essere arrivate a questo. Lo trovavo ridicolo quando l’ha fatto
Belen, o Gwyneth Paltrow e lo trovo oltraggioso ora che è diventato una
tendenza.
Non chiamo
pudore la decenza di sapersi vestire senza dover far sapere al mondo intero che
non si sta indossando biancheria intima. Non ci vedo alcuna buona ragione,
nemmeno un’ode all’estetica perfetta del corpo femminile.
E’ solo ed
esclusivamente squallido.
Jennifer
Lopez
Zuhair Murad
Ombretto
bianco a parte trovo la parte della panterona anni ’20 ancora legittima. Non ci
vedo nessun’altra in questa veste quindi per cortesia Jenny, a nome di tutti i
cristalli Swarovski del mondo e delle stole di volpe, non smettere mai.
Suki
Waterhouse
Burberry
Chiunque sia
quel beota che ti ha detto di portare all’indietro la frangia sarebbe stata una
buona idea, mollalo.
Ooooh finalmente qualcuno a cui piace l'abito di Marion Cotillard! Comunque le tue pagelle sono sempre le migliori e poi concordo su tutto e quindi mi sento nel giusto!
RispondiEliminaGrazie. Non ne potevo più di aspettare.
RispondiEliminaMi trovo d'accordo su tutto. A me l'abito della Aniston piace moltissimo ma lo trovo poco flattering per una che inizia a perdere il punto vita. Sul Dior della Marion dico solo che per una volta mi piacerebbe vederla meno concettuale e più sexy!
RispondiEliminaD'accordo su tutto tranne che su Scarlett che per me è bellissima in qualsiasi circostanza :-)
RispondiEliminaThe Princess Vanilla
Le tue pagelle sono sempre fantastiche! Concordo su tutto..anche se dagli Oscar mi aspettavo qualcosa di più! Per la n.1 è Meryl streep! Bellezza, grazia ed eleganza che da lei si può solo imparare (dico a voi Rita Ora è Irina Shayk..non serve essere nude per essere belle e affascinanti!)
RispondiEliminaHo scritto praticamente le stesse cose ! :)
RispondiEliminaE' vero, non me ne intendo di vestiti più che di fuorigioco ma molti dei tuoi giudizi mi hanno fatto vedere qualcosa che non avevo notato prima, soprattutto in relazione a scelte stilstiche passate. Belle review!
RispondiEliminaBarbs, 300 days of England
PS: posso essere kattiva con la K? scarlett dovrebbe tenersi quell'undercut alla miley per sempre soprattutto perchè per una volta non sembra una gnocca pazzesca. ecco l'ho detto.
Zit che orgoglio, ho intasato Pinterest di foto degli Oscar e le mie preferite sono anche le tue! Rosamund finalmente con qualcosa che le tirasse su le zinne, Meryl l'immortale, Keira splendida ninfa dei boschi, J.lo principessa tettuta che pare sempre dover ritirare tutti i premi del mondo (ma qualcuno ha capito perché è sempre agli oscar? cosa ha fatto a sto giro per essere lì?)
RispondiEliminae poi Emma Stone, dio mio quanto è perfetta Emma Stone, con quel verde che sbatterebbe chiunque e invece su di lei è la perfezione! speriamo che prima o poi vinca l'oscar perché oltre ad essere sempre vestita impeccabilmente è pure brava, e parecchio (io faccio parte della categoria di quelli a cui è piaciuto Birdman)
Tra quelle che non hai nominato io ho adorato anche Lupita vestita di perle e Sienna Miller in Oscar de la renta, boccio invece Felicity Jones che mi sembrava un incrocio brutto tra una matrioska e un carillon.
Concordo con chi dice che l'abito della Aniston ha il problema di farle perdere il punto vita, non so, ha qualcosa nell'incrocio delle linee che disturba la sinuosità della figura e la fa sembrare un po' un tronco. anche Gwyneth non mi piace, sarà il fiore o quel punto di rosa che non mi convince...la preferivo di gran lunga nell'abito rosa shocking dei Globes.
Bocciatissima delle bocciatissime rimane Scarlett, voglio dire, hai un indiscutibile fascino anni '50, sei bella, formosa, sexy senza nemmeno volerlo...cosa ti infili dentro un vestito del genere e soprattutto perché tagliarsi i capelli così? come dici tu i capelli corti stanno bene a poche, rasati a quasi nessuna...l'insieme generale era tutto tranne che femminile, peccato.
detto ciò, ho letto e spulciato ogni giornale, cartaceo e non, che parlasse degli oscar, ma aspetterei le tue pagelle anche se le facessi tre mesi dopo :*
Aspettavo con ansia le tue pagelle di stile, che sono le uniche con un vero senso e una vera competenza.
RispondiEliminaDevo dire che quest'anno il red carpet degli oscar mi ha lasciato un po' a bocca asciutta, si è distinto soprattutto per il brutto e anch'io metto Emma Stone al primo posto anche se l'ho vista anche in vesti migliori!
A proposito dell'after party e la nudità, amen sorella!
Ciao,
RispondiEliminasono l'amica con mezza testa rasata. Confesso che ne rapo solo metà perché non ho il coraggio di raparla tutta. E' come dare libero sfogo a metà di me stessa.
Comunque quello di Scarlett non è un undercut, ma, come dice il Milanese Imbruttito, un taglio da gabber* anni 90.
*tamarro misto a naziskin
Che poi che fisichino splendido ha ancora Jlo? cazzarola ha 45 barrette!
RispondiEliminaJLo top!!!
RispondiElimina